Marco Parolo ha prolungato il suo contratto con la Società Sportiva Lazio sino al 2020, come si evince dalla nota pubblicata sul sito ufficiale del club capitolino. Il centrocampista di Gallarate, dopo alcune voci che lo avevano accostato in estate al Chelsea di Conte, ha deciso di dare un segnale bello e forte al mondo Lazio, manifestando con questo prolungamento attaccamento alla maglia e convinzione nel progetto biancoceleste. La Lazio ha preso l'abitudine da qualche tempo a questa parte di far parlare i suoi giocatori in conferenza stampa: nell'ultimo periodo aveva parlato ai microfoni di Formello Felipe Anderson, ora è toccato a Marco Parolo, giocatore rappresentativo dello spogliatoio e appunto fresco di rinnovo.
In conferenza stampa Parolo ha avuto modo sia di commentare il suo rinnovo contrattuale sia l'inizio di stagione della squadra, con qualche sguardo più in là, a Torino e a obiettivi stagionali. Infine, da leader, qualche consiglio ai giovani.
"Sono molto contento del rinnovo - esordisce Parolo - Ne abbiamo iniziato a parlare apertamente con la società sin da maggio, senza ansia o stress: ringrazio il presidente. Voglio continuare a dare molto alla Lazio, che mi ha permesso di andare all'Europeo, di vivere belle esperienze e di fare campionati importanti." Poi domanda subito di campo, sulla prossima gara contro il Torino: "E' una tappa fondamentale - ammette Parolo - dobbiamo andare lì e giocarcela imponendo la nostra identità di gioco. Non abbiamo ancora espresso il nostro massimo potenziale, domenica abbiamo fatto una bella partita in cui è mancato solo il gol. Se avessimo segnato prima l'avremmo ribaltata. Sono contento perché all’interno della rosa c’è grande disponibilità da parte di tutti".
Poi sul nuovo ruolo di vice-Biglia cucitogli addosso da Simone Inzaghi: "E' un nuovo ruolo per me, che faccio volentieri. Non sarò mai Biglia, rimango Parolo: Lucas in quella posizione è il numero uno, un valore aggiunto per la squadra, non vedo l'ora che ritorni. Lui vuole tornare prima possibile, spetterà a lui e ai medici scegliere il momento migliore per evitare ricadute". Un commento sulla sua prestazione contro il Bologna, in cui Parolo è apparso leggermente sottotono: "Ho rivisto in televisione tutta la gara. A parte i primi dieci minuti, sono contento della mia prestazione. Sicuramente il secondo tempo ero un po' più stanco ma dati alla mano sono quello che ha corso più di tutti. Questo mi dà fiducia per continuare nel migliore dei modi già dalla prossima."
Su Inzaghi: "E' una persona vera, che ti dice in faccia quello che pensa. Sta facendo molto bene, è una sorpresa per me. Ero curioso di vedere come lavorava da inizio stagione: se abbiamo pareggiato la partita al 97' è perché ci sta trasmettendo la voglia di crederci fino alla fine, di non mollare mai." Champions possibile? Risponde Parolo: "Abbiamo in programma tre partite che ci potranno dire molto. Dobbiamo essere bravi ad analizzare le prestazioni che facciamo e capire se stiamo andando nella direzione giusta e dove potremmo arrivare." Una parola sul gruppo che si è costruito in questa stagione ed un prospetto sul suo futuro qui a Roma: "C'è tutta gente con valori importanti, che si vuole affermare. Io ho un progetto nella mia testa, spero si possa realizzare. C'è bisogno di tanto lavoro e spero si possa iniziare un ciclo. Ci sono stati troppi alti e bassi negli ultimi anni nel mondo Lazio. Ho capito cosa serve per far bene e cosa per non fare male come l'anno passato. Dobbiamo imparare dagli errori commessi per evitarli e costruire un ciclo. Se in questi 4 anni sarà un bel ciclo meglio per me perché ci sono dentro."
Nella prima stagione in biancoceleste Parolo fece addirittuare 10 gol, quest'anno ancora zero: "In effetti è strano che non abbia mai segnato - dice il centrocampista della Nazionale - da mezz'ala ho più possibilità ma devo anche aprire gli spazi per gli inserimenti degli altri. A volte anche per caratteristiche dei giocatori può essere che debba sacrificarmi di più, ma sono ancora convinto di fare 5-6 gol e quindi sono in ritardo." Infine Parolo chiosa da leader, da veterano che consiglia i più giovani, alcuni dei quali ancora indecisi sul loro futuro: "Consiglio loro di essere chiari con la società. Ognuno ha dei piani per il proprio futuro, in questi casi bisogna aprire un confronto aperto e chiaro con la dirigenza. Abbiamo giovani veramente forti che credono in questo progetto. Io oenso che qua si sta bene, spero di rivedere 60mila persone come a Lazio-Empoli. E' stato qualcosa di indescrivibile, ho ancora il video nel cellulare e mi fa venire la pelle d’oca ogni volta che lo vedo."