La Lazio spreca un’occasione d’oro, mancando l'aggancio alla Roma e al secondo posto. Il Bologna, senza molti giocatori importanti, come Destro, Gastaldello, Dzemaili, riesce a bloccare la squadra di Inzaghi. Il primo tempo si apre in salita per la formazione di casa. La Lazio entra male nella partita e si fa colpire già al decimo minuto del primo tempo. Punizione tagliata di Verdi, Helander riesce a sbucare tra i difensori e infila in rete, cogliendo l’assist di Mbaye. La Lazio gioca una brutta frazione, crea tanto e non finalizza le numerose occasioni. La squadra di Inzaghi incappa nel portiere brasiliano Da Costa, il quale riesce a prendere ogni palla, negando più di un gol a Immobile, salvando un pallone sulla linea. Il primo tempo è segnato dal pressing del Bologna con Taider e Donsah, e dai guizzi degli attaccanti rossoblu che mettono in difficoltà il reparto arretrato della Lazio.
I biancocelesti sono più decisi nella ripresa, si sente la mancanza di un regista come Biglia. De Vrij, a causa di uno scontro, abbandona il campo in favore di Cataldi, e anche Radu è costretto ad uscire anzitempo in favore di Wallace. Quest’ultimo cambio risulta fondamentale per la risoluzione della partita. La Lazio si trasforma e dal 4-3-3 passa al 4-2-3-1, con Lulic che arretra a terzino, dando più respiro al gioco e creando più verticalizzazioni verso Ciro Immobile. Grande lavoro di Felipe Anderson, più in ombra Keita, i due danno comunque una grande spinta alla squadra. L’aggressività della compagine di Donadoni svanisce, la squadra ospite si chiude nella sua area, cercando di arginare la pressione dei biancocelesti. Un possesso palla del 68%, 18 calci d’angolo a zero, tantissime palle gol, numeri che devono far riflettere Inzaghi.
Ciro Immobile salva il salvabile, ma sciupa anche molto. La ripresa è indubbiamente a favore della Lazio, Wallace, in campo dal 23’ del secondo tempo, si procura il rigore che cambia la partita. All’ultimo minuto, è il 96', in una partita sofferta, Da Costa questa volta non può far nulla di fronte alla freddezza di Immobile. Tanti i rimpianti e le occasioni sprecate, per una partita che comunque parla di una Lazio di carattere, che non molla mai e che alla fine dei conti si ritrova nella parte alta della classifica.