La questione del ritorno di una bandiera del passato nella nuova società è stato archiviato con il "no" di Paolo Maldini, ma Fassone e la cordata cinese con a capo Sino Europe Sports sono comunque al lavoro per arrivare al closing dell'acquisizione del Milan il prima possibile. Con il sogno di sedere a San Siro il prossimo 22 Novembre nel derby contro l'Inter per la prima volta da nuovi proprietari del Diavolo.

In questi mesi di trattativa uno dei punti che più ha sollevato dubbi e perplessità è stato quello legato alla segretezza mantenuta tanto da Fininvest quando da Pechino sui nomi presenti nella lista di investitori consegnata a suo tempo anche allo stesso Silvio Berlusconi. Incertezza sul numero e sulle identità dei soggetti coinvolti in questo affare. Le uniche certezze erano legate ai nomi presenti nel preliminare di vendita firmato lo scorso 5 Agosto: Sino Europe Sports e Xaixia. Negli ultimi giorni, però, il velo di segretezza legato agli altri investitori coinvolti piano piano sembra stia iniziando ad alzarsi, svelando così l'intera composizione della cordata. I nomi usciti e non smentiti sono quelli di Tcl Corporation, terzo produttore al mondo di televisori e quello, ancora più importante perchè sotto il diretto controllo del presidente cinese Xi Jinping, di China Huarong Asset Management.

La novità emersa nelle ultime ore è quella relativa al fatto che gli altri nomi mancanti potrebbero presto essere resi pubblici. Addirittura nel giro di 7-10 giorni, quando è prevista una delegazione cinese a San Siro per assistere a Milan-Juventus. Una sfida non banale in cui mostrarsi pubblicamente per la prima volta. Prima di quella gara è possibile che Han Li e Yonghong Li tornino in Italia per consegnare a Fininvest e allo stesso Berlusconi la lista definitiva dei compratori, visto che quella fornita in estate aveva alcuni nomi certi, come Xaixia e altri fluidi, nel senso che c'era la possibilità si potessero togliere dall'affare fino all'ultimo momento. Senza per questo ripercussioni sull'esito della trattativa, visto che la quota lasciata sarebbe stata riassegnata o ad un nuovo partner o assorbita da quelli già esistenti. I tempi stringono, il closing è sempre più vicino e anche gli ultimi dubbi legati a questa lunga storia potrebbero essere ben presto spazzati via dai fatti.