Giorgio Squinzi punta in alto con il Sassuolo, non l'ha mai nascosto e mai lo farà, ma le dichiarazioni rilasciate ieri a Sky Sport durante “La notte delle stelle” al Casinò di Campione d'Italia sono un vero e proprio coming out. “La Champions League è uno degli obiettivi e nel giro di qualche anno lotteremo per lo scudetto”, sono queste le parole del presidente del Sassuolo che hanno provocato tanto clamore.
“Il Sassuolo – ha proseguito Squinzi – ha tutto quel che serve: un grande allenatore, una squadra di giovani che finiranno tutti nelle nazionali e la forza finanziaria che serve. In Italia siamo secondi solo alla Juve per forza economica”, tutte parole veritiere del patron della Mapei, tranne quelle sulla forza finanziaria perchè, dati alla mano, il patrimonio di Squinzi è inferiore a quello di altri tre proprietari di squadre della Serie A.
L'ex presidente di Confindustria continua il racconto del suo futuro Sassuolo parlando di due capisaldi dei neroverdi: Di Francesco e Berardi. “Eusebio ha un contratto mentre Berardi ha scelto di rimanere al Sassuolo e il mio sogno è trattenerlo e farlo diventare una bandiera, ma dovremo mettergli a disposizione una squadra all'altezza delle capacità di questo straordinario giocatore”. Queste dichiarazioni sono un vero e proprio avvertimento a chi in estate cercherà nuovamente di strappare il gioiello calabrese dalle mani di Di Francesco, Juventus ed Inter su tutte.
Il presidente Squinzi è poi tornato anche sulla vicenda Pescara: “Siamo molto arrabbiati, il tesseramento era stato comunicato per tempo, anche in anticipo, il fatto che mancasse la Pec era un fatto formale che non dovrebbe essere sanzionato con 3 punti di penalizzazione. Penso a come questo potrebbe impattare e rovinare la lotta per non retrocedere”. Lo Squinzi furioso non risparmia nemmeno la sua squadra del cuore, il Milan: “Ci mancano 6 punti, tre persi con la posta certificata e 3 con un arbitraggio molto discutibile con il Milan”. Parlando dei rossoneri, il presidente del Sassuolo torna anche sulle voci che lo volevano come acquirente del club milanese smentendole in toto: “Nonostante tutti i rumours, con Berlusconi non ho mai parlato di una possibile acquisizione del Milan da parte del mio gruppo”.
Chiude poi con una battuta sull'Europa League: “Sono fiducioso che supereremo la fase a gironi, la sconfitta in Belgio e’ arrivata con una squadra rimaneggiata e non era poi nemmeno cosi’ meritata”.