Il Milan supera agevolmente il Chiasso. Il test amichevole non riserva particolari sorprese, troppo il divario tecnico in campo per ipotizzare ribaltoni di sorta. Una manciata di minuti per chiudere la partita, nella ripresa accademia ed esperimenti. In luce Niang, crack d'attacco del Milan attuale. Velocità e dribbling, personalità.
Al termine, Vincenzo Montella pone l'accento su alcune indicazioni, partendo dall'assente di giornata, Riccardo Montolivo. Infortunio grave in azzurro, operazione e lungo stop. Per il Milan, una perdita pesante. Montolivo è un simbolo, per qualità ed esperienza, punto di riferimento per i compagni, esempio da seguire ed ascoltare.
“Siamo assolutamente e particolarmente dispiaciuti per Riccardo, stava trovando un’ottima condizione: è un giocatore per noi fondamentale, quasi insostituibile per caratteristiche. Una Perdita importante sul piano tecnico, e caratteriale, visto che è il capitano della squadra. Gli facciamo l’in bocca al lupo: è una persona importante nello spogliatoio. Ieri è stata una giornata triste: già oggi abbiamo assorbito un po’ di più l’accaduto, ma la squadra l’ha presa con dispiacere, quasi con sgomento”.
Difficile identificare un sostituto. Montella ha diverse frecce all'arco. Sosa è un'opzione da non sottovalutare. Può giocare davanti alla linea di difesa e dettare i tempi di gioco, ma deve crescere in questa veste. Discorso diverso per Suso, lo spagnolo ha altre caratteristiche.
“Su Sosa ci stavamo stavamo lavorando già in passato: è un ruolo nuovo per lui, ci vuole tempo ahimè, ma ha le caratteristiche per poterlo fare. Con che efficienza e celerità, vedremo, ma si può adattare. Suso? No, l’ho spostato lì solo per far giocare Sosa da interno, che è il suo ruolo”.
Importante, in un momento difficile, non lanciare allo sbaraglio Locatelli. Il gol con il Sassuolo, poi la chiamata nell'Under 21, per il gioiello rossonero un periodo d'oro, Montella conosce però il calcio e non vuol bruciare il suo diamante, occorre un'attenta gestione. La presenza con il Chievo - dopo la sosta - resta in dubbio.
“Non lo so, l’infortunio di Montolivo cambia gli scenari, ma voglio gestirlo con parsimonia. E’ un ragazzo giovanissimo, non bisogna avere fretta. Il Chievo è una squadra ‘italiana’, difficile, esperta anche per carta d’identità: quando torna dalla Nazionale vediamo”.
Ieri, occasione anche per Lapadula, nel tridente con Niang e Luiz Adriano. Il tecnico plaude l'atteggiamento dell'ex Pescara e nel complesso della squadra. Giusto spirito, impatto positivo.
“Ha fatto bene, gara affrontata in maniera giusta. Ma al di là di Gianluca, tutta la squadra ha giocato con serietà: la crescita passa attraverso queste interpretazioni, oltre che dal risultato. I ragazzi hanno dimostrato maturità, voglia di vincere: faccio loro i complimenti, hanno dimostrato come dare il meglio di sé, sempre, quando si indossa la maglia del Milan”.
Nessun cambio di modulo in agenda. Montella esclude l'approdo al 4-2-3-1, la rosa non consente di mutare l'attuale disposizione, troppe le defezioni nella zona nevralgica.
“Per ora no, perché non abbiamo neanche le caratteristiche per giocare con il doppio mediano: bisognerebbe averne 4, ma tra squalifiche e cali di condizione non li abbiamo. Ad oggi non c’è Mati, non c’è Bertolacci. Nel reparto siamo corti”.
Chiusura per Vangioni. Minuti importanti, nessun giudizio definitivo.
“Ha fatto la sua partita, è difficile dare valutazioni definitive quando si gioca poco, in un campionato diverso, e per i difensori è ancora più difficile. Stare in campo 90′ gli farà bene”.