La Lazio prosegue il suo avvicinamento alla gara di domenica prossima, quando alle 15:00 i biancocelesti affronteranno il Bologna allo Stadio Olimpico. Inzaghi lavora con una rosa a ranghi ridotti, visti i numerosi impegni con le nazionali. I disponibili, però, hanno avuto modo di testare la Primavera in una partita tutta in famiglia a Formello.
La prima squadra si è schierata in campo con il 4-3-3, questo l'undici iniziale: Borrelli; Patric, Wallace, Hoedt, Radu; Gonzalez, Murgia, Leitner; Felipe Anderson, Djordjevic, Luis Alberto. La Primavera ha risposto con un 4-2-3-1 composto da Adamonis in porta, Spizzichino, Miceli, Petro e Ceka in difesa, Cardoselli, Folorunsh, Spurio, Rezzi, Bezziccheri a centrocampo, davanti l'unica punta Al Hassan, sostituito nella seconda frazione dal capitano della primavera Alessandro Rossi.
Il match, concluso 6-0 per la prima squadra, è stato utile per Inzaghi sopratutto per valutare le condizioni degli esuberi reintegrati in rosa in questo periodo di sosta. Solo Ravel Morrison non si è visto a Formello: l'inglese è sempre più un oggetto misterioso (e pensare che percepisce 1 milione all'anno, più di Keita Balde). Tutti gli altri "nuovi" sono scesi in campo: El Tata Gonzalez dal primo minuto, poi sono entrati anche Minala, Tounkara (a segno) e Vinicius, terzino sinistro brasiliano.
Tra questi il nome più interessante è quello di Alvaro Gonzalez. 146 presenze con la maglia biancoceleste per il centrocampista uruguagio, condite da 7 gol e 9 assist, ma sopratutto in quattro stagioni a Roma ha macinato tanti kilometri, in campo sempre con un atteggiamento grintoso e con la volontà di non mollare mai. Dopo il prestito al Torino (appena 4 presenze in granata) e all'Atlas (squadra messicana), si prospettava per lui un futuro lontano da Roma, direzione Russia o addirittura Dubai. Invece El Tata alla fine è rimasto nella capitale: chissà che la sua storia con la Lazio non conosca una rinascita improvvisa.
Le sorti del centrocampista uruguagio sono nelle mani di Simone Inzaghi, che potrebbe rilanciarlo in questa stagione a partire da gennaio. Gonzalez ha superato le visite mediche in settimana ed è a tutti gli effetti un giocatore facente parte della rosa della Lazio, ma ancora non inseribile nella lista dei 25. Si allenarà col gruppo fino a gennaio senza poter essere convocato, poi reintegro effettivo o cessione a titolo definitivo: molto dipenderà da questi mesi di lavoro a Formello.
Alla fine Alvaro Gonzalez è sempre stato un giocatore affidabile, e sopratutto adattabile in diverse posizioni. Con la Lazio ha giocato anche da terzino destro in situazioni di emergenza, ma il suo ruolo naturale è quello di mezz'ala o centrocampista centrale di interdizione. La carta d'identità recita 31 anni: quest'ascesa di Gonzalez - non dovuta all'età - è stata per certi versi incomprensibile. Un giocatore grintoso e intelligente tatticamente è sempre ben voluto dai suoi allenatori. E ad Inzaghi un giocatore così in rosa manca. Ceduto Onazi, un centrocapista di vera interdizione non è arrivato a Formello, anche se è ancora da valutare Leitner, mai visto realmente in campo sin qui: per lui solo qualche minuto contro l'Udinese.
Per questo Alavro Gonzalez potrebbe tornare utile nell'arco di una mezza stagione. Da terzino o da mezz'ala, da mediano o esterno in un centrocampo a 4. Insomma, un eventuale jolly a disposizione di Mister Inzaghi.