Concluso il mini-ciclo di sette partite con cinque vittorie, un pareggio ed una sconfitta, la Juventus può essere soddisfatta per il lavoro eseguito fin qui. Nonostante qualche prestazione opaca, i campioni d'Italia hanno centrato ieri al Castellani il quarto successo consecutivo tra campionato e Champions League. Come al Maksimir di Zagabria, anche contro l'Empoli ad entrare prepotentemente nel tabellino marcatori sono stati i due delanteros argentini, vale a dire Paulo Dybala e Gonzalo Higuain. La coppia dei sogni che tutti i tifosi zebrati aspettavano sbocciare con ansia.
Nel pranzo toscano, quello più affamato è senz'altro U Picciriddu, che dopo aver silurato Semper con un sinistro imparabile, vuole sbloccarsi definitivamente anche in Serie A. Allegri non effettua turnover, perchè, sostiene il tecnico: "E' importante chiudere con i tre punti prima della sosta" e lo schiera in avanti a supporto del compagno di nazionale Gonzalo. L'assetto tattico è di base un classico 3-5-2 con la tendenza camaleontica a trasformarsi in un 4-3-3 grazie alla proprensione offensiva della variabile di nome Juan Cuadrado. Fiducia in mezzo al campo ad Hernanes, in ottima forma e con uno status mentale ascendente: il brasiliano è in regia, con Khedira e Pjanic ai suoi lati. In difesa è forzatamente Barzagli-Bonucci-Chiellini causa forfait di Benatia e Rugani, fermi ai box per infortunio.
L'esterno colombiano, dicevamo, è l'elemento chewing-gum della squadra: si attacca in qualunque zona dove tu lo metta e, con la stessa proprietà di malleabilità del prodotto sopracitato, si modifica con esterma facilità. Possono essere portati in causa una marea di esempi, ma Cuadrado è fondamentale nella sua semplicità nel saltare l'uomo: cambia volto ad una squadra che sembra sempre la stessa ma in realtà non è. Per lunghi tratti un deja vu lontano un anno si annida tra le idee dei supporters juventini più attenti: il sistema al quadrato, ricorda molto quello nel settembre '15, quando Barzagli agiva spesso da terzino destro, con Bonucci-Chiellini a scivolare in mezzo ed Evra ad abbassarsi sulla linea difensiva. Una struttura variabile, adattabile facilmente alle situazioni. Che sia 4-3-3, 4-4-2 o 3-5-2 la differenza tangibile la fa il numero 7: di seguito, due diverse situazioni di gioco con la Juve in contropiede e la Juve in costruzione.
Il frame evidenzia in maniera abbastanza chiara il Cuadrado-attack sulla destra del campo che forma il tridente. Inedita la posizione di Dybala, che si ritrova per necessità a sinistra. Il colombiano conduce il pallone nelle praterie empolesi, Higuain taglia portando via due uomini e regala la possibilità della conclusione libera a Dybala.
Juve in costruzione con l'Empoli schierato: Pjanic illumina la regia con un lancio millimetrico per Cuadrado. Il colombiano, come si può ben notare, parte alle spalle del terzino mentre Sandro resta bloccato a sinistra. La posizione di Dybala, sul centro-sinistra, fa intuire come sia rapido lo switch tra le composizioni citate.
Impossibile non intravedere la maestosa crescita fisica e di personalità in Miralem Pjanic. Assoluto pradone del centrocampo, sia ieri contro l'Empoli, sia nella sfida di Champions con la Dinamo Zagabria, il bosniaco illumina la manovra con eleganza e lanci improvvisi che ricordano il miglior Pirlo. Indispensabile il suo contributo, soprattutto con l'attacco paralizzato dalle difese è lui che deve cambiare fascia con una certa velocità per aprire le maglie avversarie. Lui, insieme a Dybala ed Higuain, ha un dato clamoroso: in ben 4 partite disputate dall'inizio con i due argentini, la Juventus ha il 100% di vittorie, un bottino di 14 reti realizzate e soltanto una subita.
I palloni dentro di Pjanic aprono la scatola difensiva empolese, prima per Khedira che scatta sulla linea dell'offside; poi per lo sprint di Cuadrado che affetta la retroguardia avversaria. Il colombiano a tu-per-tu con Skorupski non ha però la freddezza giusta per segnare.
Insomma, una Juventus alquanto camaleontica sbanca il Castellani, raggiunge quota 18 punti in classifa e stacca le pretendenti al trono di ben quattro punti. Ora, la sosta per le nazionali. Massimiliano Allegri spera di recuperare diversi pezzi importanti come Claudio Marchisio e Medhi Benatia, elementi di un certo spessore per chiudere la pratica Champions League e allungare ancor di più in Serie A. L'intesa tra Dybala ed Higuain potrà soltanto aumentare con il passare del tempo, magari già con la nazionale Albiceleste nei prossimi impegni.