La Lazio c’è, prende i tre punti ma non esalta. Contro l'Empoli il modulo scelto da mister Inzaghi è stato ancora il 3-5-2, ma stavolta i protagonisti in campo sono cambiati. E’ un vero e proprio test per Felipe Anderson e Keita, che ha preso il posto di Djordjevic dal primo minuto, soluzione auspicata dopo i risultati delle precedenti partite. I due danno più spinta e corsa alla squadra, si sacrificano, ma in chiave tattica mancano ancora idee e gioco, la facilità di poterle esprimere, e troppi individualismi tra Immobile e Keita, che li preferiscono a scambi probabilmente più efficaci.
Il primo tempo è migliore per la squadra biancoceleste che pressa e corre. Al 26’ finalmente Anderson si accende, fino quel momento non pervenuto in partita, ed inizia a suggerire conclusioni ed idee per Keita, come nell’occasione del primo gol. L’Empoli in difficoltà sbaglia le ripartenze e la Lazio ne approfitta. La nota negativa del primo tempo arriva però dopo appena dieci minuti dall’inizio della partita con l’infortunio al polpaccio per Biglia. L’argentino accusa di nuovo dolore, nello stesso punto che già aveva dato problemi in settimana, ed è costretto ad uscire dal campo; si teme un lungo stop.
Nel secondo tempo la storia cambia, la Lazio si trasforma, non corre, si chiude difendendosi e lasciando in mano il campo all’Empoli e a Pucciarelli, che ha le occasioni migliori. La Lazio probabilmente sente un po' di stanchezza, Inzaghi rimedia inserendo Lukaku al posto di Keita. Lulic va avanti a dare supporto al centrocampo. La sofferenza nella ripresa è tanta, la Lazio si difende comunque bene. Pucciarelli è quello che crea più pericoli alla difesa laziale, e che centra anche una traversa in avvio di ripresa.
Buona la prestazione di Strakosha; il portiere albanese, ormai decretato vice di Marchetti, è protagonista di una buona gara, salvando il risultato in più di un'occasione. Da sottolineare è sicuramente il grande sacrifico di Felipe Anderson; il brasiliano nel secondo tempo gioca da terzino, difendendo con fatica, ma quantomeno con voglia e partecipazione. La mancanza della sua spinta offensiva si è fatta sentire, ed Inzaghi nel secondo tempo lo sostituisce con un più fresco Lombardi. Il ragazzo entra ed effettua un cross per Lulic che segna il gol della vittoria al novantesimo.
Inzaghi indovina i cambi, la squadra trova ossigeno, ma il secondo tempo evidenzia ancora problemi in fase tattica, nonostante la Lazio sia riuscita a conquistare i tre punti. Keita e Anderson hanno lottato e dato qualcosa in più al modulo, l'impressione è che i due giochino bene insieme, e vedremo se le prossime scelte di Inzaghi saranno a favore si questa soluzione. La continuità manca, la squadra non riesce ad avere lo stesso atteggiamento durante i due tempi di gioco, la difesa regge e come al solito De Vrij riesce a dare sicurezza al reparto difensivo, ma si lasciano troppe occasioni agli avversari, complice anche la stanchezza.
In avanti serve più dialogo tra gli interpreti, più complicità e gioco, e troppe sono ancora le soluzioni non accompagnate tra Immobile e Keita. Inzaghi ora dovrà sistemare ancora qualcosa, anche se la nota positiva è la determinazione e la grinta che la Lazio e i giocatori mettono in partita, riuscendo così a portare a casa i tre punti preziosi nonostante la grande sofferenza nel secondo tempo.