Dopo il pari con il Torino all'Adriatico il Pescara, a caccia della prima vittoria sul campo, farà visita domani al Genoa nel match valido per la sesta giornata. Un campo ostico, il Ferraris, che non ha regalato mai gioie particolari alla compagine abruzzese. Oddo lo sa e nasconde il suo parere sulla difficoltà della partita e le giuste rotazioni da fare visto che si gioca per la terza volta in una settimana.
Queste le parole del tecnico: "Non ho ancora deciso la formazione, di certo ci sarà qualche novità. Qualche rotazione ci sarà, uno o due tra Verre, Cristante, Memushaj e Benali riposeranno. Brugman torna, Pepe può giocare da trequartista. Aquilani difficilmente sarà in campo dal 1′. Manaj? Credo che il Genoa possa essere messo in difficoltà in altro modo. Con grande onestà intellettuale dico che nella gara con il Torino era normale spingere così tanto, siamo stati più lucidi nel primo tempo che nel secondo. È mancato il gol e dobbiamo essere più attenti nelle ripartenze. Dobbiamo essere più lucidi nelle varie situazioni, ma cresceremo. A fine gara non ero arrabbiato, lo sarei stato per altri motivi e non di certo se la squadra dà tutto fino alla fine. C’era amarezza, ma parlare di bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto non ha senso", dichiara Oddo.
"Dovremo avere grande intelligenza calcistica, qualità e dinamismo contro il Genoa. Juric lo conosciamo bene, ma non è un match più importante di altri. Normale per Juric caricare l’ambiente. Manca Pavoletti? Perdono un punto di riferimento importante. Lo dimostrano i fatti ed i numeri. L’obiettivo è essere sempre corti e compatti. È la terza gara in una settimana, bisognerà gestire le energie", chiude poi il tecnico biancazzurro.