Grandissima partita per l'Hellas Verona, che schianta la SPAL segnando tre reti e subendone una. Dopo l'iniziale gol di Valoti, raddoppia il ritrovato Pazzini, mentre il terzo gol Scaligero è una perla dell'ex centrocampista del Milan. Inutile, per la SPAL, il momentaneo 1-2 targato Mora.
Padroni di casa che scendono in campo con un coperto 3-5-2: Meret in porta, difesa a tre composta da Gasparetto, Giani e Cremonesi, in mediana lanciato dal 1' inoltre Pontisso. In qualità di mezzali, Semplici sceglie Schiattarella e l'ex Avellino Arini, mentre come tornanti, e a sostegno di Cerri-Antenucci, Lazzari e Mora. Un più offensivo e rodato 4-3-3, invece, per gli ospiti, in cui spicca il gradito ritorno di Pazzini al centro di un tridente completato dal jolly Romulo e da Luppi. Dinanzi a Nicolas nessuna novità, con Pisano, Bianchetti, Caracciolo e Souprayen in difesa. Centrocampo a tre, infine, composto da Bessa, Fossati e Valoti.
Gara subito aggressiva da parte degli ospiti, pronti ad attaccare immediatamente gli avversari per trovare velocemente la rete. Tale atteggiamento propositivo premia gli Scaligeri, in vantaggio praticamente alla prima occasione grazie ad un diagonale precisissimo di Valoti, guizzante nel concludere in porta impallinando l'incolpevole Meret. In evidenza, considerando l'azione complessiva, Gianpaolo Pazzini, un improvvisato assist-man bravissimo a tagliare in due la difesa avversaria con un filtrante di esterno destro. La rete anima positivamente l'Hellas, in totale controllo del match e seriamente a rischio bis al 10', quando da 25 metri ci prova senza fortuna Bessa. Meret, infatti, blocca senza problemi. Dopo l'iniziale furia scaligera, la gara si assesta sui binari dell'equilibrio, considerando soprattutto la percentuale di possesso palla tendente eccessivamente verso un Hellas sornione e capace di insabbiare le manovre avversarie. Dopo una buona fetta di tempo senza emozioni, sale in cattedra Pazzini, giocatore di altra categoria capace di creare scompiglio tra le maglie degli esordienti ferraresi. Il primo squillo del Pazzo, al 31', finisce alto sopra la traversa, il secondo invece si insacca in rete: minuto trentacinque, filtrante di Valoti che ricambia il favore e pallonetto delicatissimo del bomber scaligero, autore di un gol bello quanto importante. Non succede altro nella prima frazione, con la Spal che conclude il tempo in maniera affannosa e sulle gambe.
Seconda frazione che vede l'Hellas ugualmente offensivo e vicino al 3-0 con Souprayen, il cui tiro da 25 metri sfiora il palo. E' un Verona troppo bello e forte per essere di questo campionato, così come è una spanna sopra tutti Pazzini, che sfiora tris e doppietta personale al 55', quando il suo colpo di testa viene miracolosamente deviato da Meret. Gol mancato, gol subito: sembra incredibile, infatti, ma dopo tanto subire è la Spal a passare in avanti alla prima occasione al 59' e grazie ad un colpo di biliardo di Mora, che in area trova l'angolino basso battendo un incolpevole Nicolas. Poco male, comunque, per l'Hellas, che proprio pochi minuti dopo si riporta doppiamente avanti grazie al secondo gol di Valoti, autore al 66' di una pennellata dai venti metri imparabile per il giovane Meret, praticamente pietrificato al momento del tiro. La determinata Spal non si piega però alla forza avversaria, sfiorando il 3-2 quattro minuti dopo grazie ad un diagonale di Schiattarella, che impegna Nicolas in una parata impegnativa ma provvidenziale.
La tanta volontà non serve, però, al collettivo di casa, desideroso di segnare ma impossibilitato dalla netta superiorità ospite. Il Verona infatti controlla le azioni della Spal, dominando il gioco e smorzando i tentativi dell'undici di Semplici. L'ultima azione di gara, dopo venti minuti e più di nulla, capita sui piedi di Juanito Gomez, che al 95' ed imbeccato ottimamente da Maresca non riesce a siglare il 4-1. Una gara che, comunque, non ha mai preoccupato gli Scaligeri, davvero troppo forti per la malcapitata Spal, volenterosa ma mai in partita. Anche con molti titolari out, infatti, il collettivo di Pecchia non ha mai tremato, ritrovando il micidiale leader che porta il nome di Pazzini. Migliore in campo per i padroni di casa, Cremonesi. Per gli ospiti in evidenza Valoti.