La vittoria interna con il Genoa rilancia - anche in A - il Sassuolo scintillante d'Europa. Manca Berardi, ma Di Francesco muove con cura le sue giovani "pedine", maestro di campo e di vita. Un allenatore in forte ascesa per un gruppo che intende sorprendere. L'impegno infrasettimanale è in questo senso importante, perché consente al Sassuolo di trovare continuità ad alto livello. Sulla carta, match alla portata della formazione neroverde, ma il tecnico alza, fin da subito, le barricate.
In conferenza, Di Francesco sottolinea le qualità del Chievo. Squadra organizzata, con un modulo collaudato - il 4-3-1-2 caro a Maran - e compiti ben definiti. Corsa e sacrificio, trincea e ripartenza. Il Chievo - in stagione in grado di stroncare l'Inter - medita lo sgarbo all'undici ospite. Importante gestire con cura la sfera, evitare pericolosi sbilanciamenti ed errori in fase di impostazione.
"Il Chievo è un'ottima squadra, ha cambiato poco in estate e confermato l'allenatore dell'anno precedente, una squadra che conosce bene questo campionato. Sono compatti, hanno un sistema di gioco che li rende pericolosi con ripartenze veloci, non fanno tanto possesso palla ma sono bravi a verticalizzare e nella riconquista del pallone".
L'ex centrocampista della Roma non svela la formazione d'avvio, ma annuncia velatamente qualche accorgimento. Fuori causa non solo Berardi, ma anche Missiroli e Sensi, senza dimenticare Gazzola. Mazzitelli insidia Duncan, Acerbi si gioca una maglia con Cannavaro, con Antei certo al centro della difesa. Davanti Matri, Defrel, in gran forma, beneficia di una piccola pausa dopo due uscite a tutta.
"Ora per me è importante fare le scelte giuste in ottica formazione visto che ho tanti giocatori che hanno fatto tante partite. Chi non giocherà starà sereno in panchina sapendo che si può essere determinanti anche entrando. Dall'inizio giocherà Matri, questo lo posso dire senza problemi".
Fischio d'inizio domani alle 20.45, dirige Giacomelli.