E' ancora una volta Gigi Buffon, capitano e bandiera della Juventus, a lanciare l'allarme e a dare la scossa ai suoi compagni. In maniera similare a quanto fatto lo scorso anno dopo il ko contro il Sassuolo, seppur con modi e toni diversi, il portiere della nazionale analizza la sconfitta contro l'Inter punto per punto trovandone tutti i difetti, a partire dalla fragilità mostrata in difesa in questo avvio di stagione.

“Qualcosina dobbiamo sicuramente migliorare, è già il terzo gol su angolo che becchiamo in quattro partite e non è da noi, poi a ogni minimo errore di passaggio o di appoggio si prende gol e quando prendi spesso gol è perché probabilmente ti deve ancora venire fuori il 100% di quella rabbia, di quella cattiveria e di quel desiderio di vincere le gare o al limite di non perderle”. La mancanza di solidità difensiva è il filo conduttore con l'inizio del campionato scorso, dove i bianconeri presero 8 gol nelle prime sette partite e, anche se la situazione di classifica è totalmente differente, questo aspetto non può essere sottovalutato dal tecnico Max Allegri.

Il capitano della Juventus lancia anche un ulteriore campanello d'allarme, questa volta il soggetto è la troppa spocchia, se così vogliamo chiamarla, dimostrata dopo i grandi elogi ricevuti dalla stampa dall'acquisto di Higuain in poi: “Al di là di quello che si dice di noi, da parte degli addetti ai lavori, cioè che siamo una squadra stratosferica e fortissima, può essere anche vero. Però come dico sempre, bisogna dimostrarlo in campo e non è la carta che fa la differenza. Dopo la partita col Sassuolo ci sono stati grandi elogi, invece io qualche dubbio e qualche perplessità l’avevo nutrita perché avevamo concesso quattro palle gol al Sassuolo in casa. E secondo me una squadra come la nostra, che fa della solidità la sua grande forza, non deve permettere agli altri di creare 3-4-5 situazioni da rete. Col Siviglia - prosegue Buffon - abbiamo subito critiche e secondo me, per il valore dell’avversario e per la nostra prestazione, la Juve mi era piaciuta molto perché ha dimostrato di essere molto solida, non concedendo nulla, avendo creato 5-6 opportunità da rete nitide. La differenza sta tutta lì. Oggi, al di là dell’essere bravi o non bravi, belli o non belli, con una solidità diversa questa gara l’avremmo vinta. Alla fine nel nostro dna c’è soprattutto quello”.

L'attacco invece, accusato di segnare poco e sbagliare tanto, per Gigi Buffon non è il problema: “Io penso che alla fine una delle forze della Juve sia sempre stata quella di prendere in media un gol ogni due partite. E questo significa che facendone uno e mezzo o due di media le gare le vinci, per cui con i gol fatti siamo nella media degli altri anni”.