Sembrava destinata ad interrompersi sotto l'ombrellone la storia di Milan Badelj e della Fiorentina, vicini, vicinissimi dal dirsi addio nel corso dell'estate appena conclusa. E invece, il centrocampista arrivato a Firenze in punta di piedi, alla fine è rimasto in Toscana, risultando decisivo una volta di più per la causa Viola.

Anche Paulo Sousa, che la scorsa stagione ha saputo valorizzare la doti del playmaker croato, era rimasto interdetto nel corso di un'estate anomala in cui Badelj era stato tra i migliori ad Euro 2016 con la maglia a scacchi. Il mal di pancia del calciatore, che ha rifiutato in più circostanze il rinnovo del contratto, e la corte serrata del Milan, alla ricerca di un playmaker per il proprio centrocampo, avevano fatto pensare all'inevitabile addio con la società gigliata. 
Pantaleo Corvino invece, l'ha pensata in modo diversa. Una cessione di Badelj non avrebbe fruttato una plusvalenza esorbitante, dunque, la Fiorentina ha deciso giustamente per il sacrificio di Marcos Alonso, passato al Chelsea per una cifra vicina ai 30 milioni di euro. 
Non erano bastate nemmeno le volontà di Badelj, ripetute più volte, quasi fino allo scontro, a smuovere la questione. La Fiorentina ha deciso di tenerlo, e a quel che sembra, ha avuto piena ragione. 

Fonte foto: gazzetta.it
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La travagliata estate 2016 ha fatto sì che Badelj non svolgesse la preparazione a Moena, visti gli impegni con la Croazia e le successive vacanze. Per questo, una volta arrivato in ritiro, e con la mente puntata verso il calciomercato, Sousa ha deciso di metterlo da parte, almeno per lo start. L'iniziale panchina con il Chievo e la prestazione poco convincente con la Juventus hanno confermato il distacco del calciatore, assente dal punto di vista mentale in agosto. 
La sosta però, ha fatto bene a Badelj. Con la chiusura del calciomercato, il centrocampista ha capito che il suo futuro sarebbe stato Firenze e la musica è cambiata. Ieri, in un match delicato ed importante, l'ex Amburgo è tornato in grande spolvero disputando uno dei suoi match più belli. 

Con un Carlos Sanchez straripante al suo fianco, Badelj ha potuto curare con maggiore continuità l'impostazione dell'azione, lasciando compiti più difensivi al suo compagno di reparto. Quello che ne è uscito certifica le qualità di questo calciatore, bravissimo nel destreggiarsi nello stretto senza perdere lucidità. Sempre tranquillo in fase di impostazione, poco frettoloso e di conseguenza quasi impeccabile nello scarico al compagno o nel lancio verso l'attacco. Badelj ha dato la giusta quadratura a centrocampo, offrendo anche la solita protezione alla difesa a tre di Sousa
In più, è arrivato anche il gol decisivo. Una stoccata che non lascia spazio ad alcuna replica. Botta secca, che incoccia sul palo prima di finire in rete.

Fonte foto: ansa.it
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La fortuna - Kalinic era in fuorigioco attivo sul suo tiro - l'ha aiutato, ma Badelj la fortuna se l'è cercata di sana pianta. Per una notte Firenze lo ha riabbracciato, coccolato e fatto sentire a casa. Per una notte tutto è tornato come prima, come se l'estate non fosse mai iniziata.