Anche se è difficile da migliorare la passione di un derby cittadino, le sfide tra rivali provenienti da regioni separate possono essere a volte altrettanto spettacolari, come nel caso di Inter-Juventus. Conosciuto come il Derby d'Italia, questa é la partita più importante del calcio italiano per la grande rivalità negli anni tra le due tifoserie e il significato in termine di competitività in passato con varie lotte per lo Scudetto tra entrambe. I bianconeri di Max Allegri rimangono la squadra favorita al titolo, forte del dominio nazionale da cinque anni a questa parte, i nerazzurri invece sono in una fase di transizione e puntano su Frank De Boer per tornare ai vertici del calcio nostrano.
Dopo che il Mancini-bis si é concluso in maniera pressapoco simile alla prima esperienza sulla panchina nerazzurra, tocca al tecnico olandese cercare di ridurre il gap. Obiettivo non facile essendo alle prime armi nel campionato di Serie A, e, con la nuova proprietà cinese e le forti ambizioni dell'Inter, è facile capire quanta pressione ci sia sull'ex-Ajax. È stato un inizio di campionato tra alti e bassi: in primis il brutto k.o. esterno col Chievo, seguito da un pari interno col Palermo. La prova dell'Inter tuttavia col Pescara, seppur non sempre convincente, ha aiutato a tenere il morale alto per questa squadra. Icardi ha ribaltato il vantaggio iniziale dei padroni di casa con una doppietta capitalizzando al meglio l'errore di Gyomber allo scadere.
PICCOLI MIGLIORAMENTI
Il tecnico olandese ha proposto un 4-2-3-1 dove ha subito inserito il nuovo arrivato Joao Mario, che si è posizionato accanto a Medel in mediana. Banega ha invece giocato alle spalle di Icardi, con Candreva largo a destra e Perisic a sinistra. In apertura, il Pescara ha avuto qualche difficoltà ad uscire dalla propria metà-campo, forse anche per studiare lo schieramento dell’Inter, ma ben presto gli abruzzesi hanno cominciato ad aggredire più alti. Il 4-3-2-1 di Oddo é servito a non far trovare canali di passaggio per vie centrali ai nerazzurri.
Quando la palla era posizionata centralmente, Miranda e Murillo erano lasciati relativamente liberi di agire. La compattezza del centrocampo a tre, la copertura degli interni dei due trequartisti e la superiorità numerica degli abruzzesi chiudeva le linee di passaggio in mezzo al campo, con Joao Mario e Banega che risultavano difficilmente raggiungibili. Tuttavia il Pescara non riusciva sempre a recuperare il pallone, ma spesso costringeva l’Inter a far circolare palla in orizzontale nella propria metà campo, o persino a ripartire da Handanovic.
Anche quando riusciva ad entrare nella metà-campo avversaria, l’Inter risultava poco fluida. Pur essendoci le condizioni per far avanzare il gioco centralmente, i giocatori nerazzurri tendevano a scegliere opzioni timide, spostando il pallone sulle corsie. Alle corrette azioni di Banega venivano sovrapposte scelte timide da parte dei compagni. La forza della disperazione e una mossa in stile Mourinho hanno però permesso a De Boer di rimontare la partita nel finale. A un quarto d’ora dal triplice fischio, l’olandese ha infatti tolto Medel, Candreva e Perisic inserendo Palacio, Éder e Jovetic e, in maniera un po’ rocambolesca, soprattutto in occasione del 2-1, è riuscita a ribaltare il risultato, conquistando i primi tre punti stagionali. Icardi ha confermato di essere in forma e Banega ha mostrato spunti interessanti per vivacizzare il centrocampo di quella qualità che è mancata la scorsa stagione.
La gara di stasera sarà importante per il livello dell'avversario ed i nerazzurri dovranno avere un approccio coeso e solido. La Juventus non è certamente imbattibile e l'Inter ha le qualità individuali in attacco per mettere in difficoltà la retroguardia avversaria.
CONFERMARSI AL TOP
Avere Higuain certamente aiuta. La scorsa stagione ha messo a segno un enorme bottino di 36 gol per il Napoli in soli 35 partite di campionato e sembra che l'argentino abbia conservato il suo tocco d'oro dopo il passaggio alla Juve per 90 milioni quest'estate, insaccando tre gol in solo 119 minuti di gioco in campionato per il suo nuovo club. Dybala non ha ancora segnato in questa stagione, mettendo a segno però 2 assist e tante belle giocate, allo stesso modo Sami Khedira si conferma un centrocampista coi fiocchi quando sta bene con 2 gol e un assist nelle prime tre giornate. Dani Alves e Mehdi Benatia, entrambi ingaggiati in estate, hanno ben convinto nelle loro primi due uscite in attacco. Dicasi per Miralem Pjanic, che dovrebbe riprendere in mani le chiavi del centrocampo bianconero dal primo minuto.
Tale è la varietà e la qualità a disposizione di Allegri, che sarà interessante vedere che tipo di formazione schiererà contro l'Inter. C'erano segni di una buona intesa tra Higuain e Dybala quando la Juve ha passeggiato per 3-1 contro il Sassuolo sabato scorso, mentre Benatia ha probabilmente fatto abbastanza per poter usurpare uno tra Leonardo Bonucci, Giorgio Chiellini e Andrea Barzagli nella difesa a tre. Sarà interessante vedere quanto Icardi potrà incidere contro la BBC se ben coadiuvato da Perisic e Candreva soprattutto in fase di pressing.
In entrambi i casi, l'XI schierato a San Siro sarà pieno di esperienza, classe, potenza ed ingegno. Quattro vittorie su quattro manderebbero un messaggio importante alle altre 18 squadre che questa squadra non ha perso la sua fame di titoli e vuole dominare ancora a lungo sulla scena domestica.