Vigilia di Europa League per la Roma di Luciano Spalletti, che nella classica conferenza stampa ha presentato la gara di domani contro il Viktoria Plzen. Il tecnico toscano è partito dall'analisi della stanchezza fisica che può portare il duplice impegno, considerando anche le sfide delle Nazionali che hanno portato via molti calciatori alla disponibilità dell'ex mister dello Zenit, che apre così al turnover.
"Abbiamo a disposizione più di undici titolari. La squadra è stata allestita proprio per poter cambiare gli interpreti in tutte le competizioni e per questo lo faremo. Certo, vorremmo preservare chiunque, ma sarà importante provare a raggiungere sempre il nostro obiettivo: giocare bene a calcio e vincere le partite. La pressione? Dipende tutto da noi, come abbiiamo fatto domenica nella ripresa con un comportamento forte e maturo. Abbiamo fatto una prestazione di valore evidenziando le idee del nostro calcio. Il pubblico, di conseguenza, verrà trascinato da questo".
Dopo la rocambolesca vittoria contro la Sampdoria, un avversario in Europa tutt'altro che semplice da affrontare. Spalletti analizza così la gara: "Dal gioco fatto vedere nel secondo tempo domenica. Perché è dove abbiamo lavorato maggiormente lo scorso anno ed è quello che può farci ritrovare il calcio che deve essere della Roma. Il loro 4-4-2 ci porterà a sgranarci un pò, ma dobbiamo provare a mantenere la nostra idea di stare in campo. Paradossalmente domenica abbiamo corso più nel primo tempo che nel secondo, è una questione anche di lucidità".
Stagione che, per i giallorossi, era partita con le aspettative per la Champions League, tuttavia Spalletti non disdegna la partecipazione in Europa League e rilancia guardando all'approccio che deve avere la sua squadra: "E' ovvio che abbiamo perso la possibilità di giocare la competizione più importante, l'Europa League è un passo sotto. Diventa però bellissima se riusciamo ad andare avanti. Il paragone, certo, stride, ma se riusciamo ad andare avanti diventerà stimolante e non poco. Dobbiamo provare a fare il massimo proprio per vendicarci di quel che è successo, ancora di più".
Tanti i problemi di inizio stagione, soprattutto difensivi, che Spalletti punta a migliorare così: "Vero, dobbiamo fare meglio. Sia per i dati statistici, che per il comportamento dei singoli giocatori. Alcuni sono arrivati all'ultimo momento, ma nonostante questo dovevamo e dobbiamo fare meglio. E' uno dei reparti dove stiamo lavorando forte, perché sappiamo quanto è importante e quanto incide avere un reparto solido. Spero che domani ci sia la possibilità di guardare ai nuovi, come Fazio, e mantenere questa solidità. Vermaelen? Se posso non lo faccio iniziare dal primo minuto. Verrà valutato poi a seconda anche dello stato fisico di Juan Jesus. E' una situazione in evoluzione, il dolore rimane, speriamo di perfezionare la sua condizione nell'allenamento di oggi. Per ora giocano Jesus, Fazio e Manolas".
Dopo il gol di domenica, si parla ovviamente anche dell'utilizzo di Francesco Totti: "E' famoso in Repubblica Ceca come lo è in Italia. Francesco è un giocatore forte, molto forte. E' un genio del calcio, senza alcun dubbio. Però se giocherà lo dirà la partita. C'è da contare però anche il fatto dell'età che ha e bisogna essere bravi ad usarlo nel modo giusto e non è mai facile".
In conferenza stampa, accanto al tecnico dei capitolini, c'era Federico Fazio, vincitore dell'Europa League per tre volte con il Siviglia. Questo il consiglio del centrale ai nuovi compagni: "E' una competizione molto importante perché permette al vincitore di qualificarsi per la Champions League, ma è per questo anche molto difficile. Dico alla squadra che deve essere affrontata con molta calma, passo dopo passo, pensando una gara alla volta. Il Viktoria Plzen? Ci ho giocato due volte sia con il Siviglia e con il Tottenham. E' una squadra molto difficile da affrontare, che gioca questa competizione con voglia di mettersi in mostra e di vincere tutte le gare a sua disposizione".
Inoltre, un passaggio anche sulle sue condizioni fisiche: "Mi sento bene, mi sto allenando bene in questi giorni. L'approccio con la squadra è stato molto buono, il roster è competitivo e i compagni sono stati molto buoni con me. Cerco di parlare sempre più in italiano, in modo da ambientarmi il prima possibile".
Infine, un parere personale sulle difficoltà difensive della Roma in queste prime gare: "Non è un problema solo della difesa, si deve lavorare di squadra. Si gioca in undici in campo, quindi non è solo un aspetto legato ai difensori. Ora è il momento di compattarci per partire al meglio in questa avventura europea. Domani sono fondamentali i tre punti".