La questione della bandiera da inserire all'interno del Milan al momento del closing da parte del consorzio cinese non è stata archiviata. Anzi. Marco Fassone e la cordata di aziende e imprenditori di Pechino è ancora fermamente convinta della necessità di inserire una figura di questo tipo nel Milan che verrà. Il ragionamento sarebbe questo: chi lo ha reso grande in passato dovrà aiutare a tornare a certi livelli.

Negli ultimi giorni le quotazioni di Demetrio Albertini e Billy Costacurta sono in ribasso, se non altro per le loro uscite pubbliche poco lusinghiere nei confronti delle prime scelte portate avanti da Fassone per il Milan che verrà. Il nome di Paolo Maldini resta in sospeso, mentre nelle ultime ore è emersa anche la candidatura di Massimo Ambrosini. Ad oggi, a quanto risulta, Fassone non ha avuto contatti diretti con nessuna di queste figure.

Marco Fassone, serieanews.com
Marco Fassone, serieanews.com

La situazione, però, potrebbe cambiare nei prossimi giorni, quando sembra sia stato fissato un primo faccia a faccia diretto fra l'uomo della cordata cinese e proprio Paolo Maldini. Una prima chiacchierata franca e diretta, per provare a capire se ci possono essere i margini per il ritorno in società di una delle bandiere più amate della storia rossonera, la figura che probabilmente tutti i tifosi rivorrebbero al centro di un Milan rinnovato.

Il lavoro di Fassone, intanto, prosegue anche sul fronte dei contatti con la Cina. Nelle ultime ore sembra che il manager stia insistendo con Pechino perchè sveli pubblicamente la composizione del consorzio che è al lavoro per comprarsi il 99,93% del Milan entro la fine dell'anno, come comunicato nelle ultime ore. Una richiesta che se esaudita potrebbe contribuire a dare ulteriore solidità alla figura dei nuovi compratori, già rafforzata dalla caparra di 100 milioni versata a Fininvest nei giorni scorsi.