Un anno dopo ancora Juventus e Siviglia di fronte. Otto dicembre 2015, ultima giornata del girone eliminatorio della Champions League. Al Ramon Sanchez-Pizjuan si sfidano i padroni di casa del Siviglia e la Juventus di Massimiliano Allegri. La situazione del gruppo recita: bianconeri primi a 11 punti, seguiti dal Manchester City a 9, Borussia Monchengladbach 5 e fanalino di coda proprio il Siviglia con 3 punti. Un pareggio in terra spagnola basterebbe per mantenere la testa del girone visto che in caso di arrivo a pari punti con i Citizens varrebbe la regola degli scontri diretti.
Invece accade tutt’altro: la vittoria del Siviglia consente agli spagnoli di scavalcare il Borussia, ottenendo l’Europa League (poi vinta). Il City vincendo si ritrova dunque in testa, con la Juventus a seguire. Il passo falso costringe la Signora a un ottavo impervio e apre a successivi rimpianti. A segnare, proprio sul finire di gara, è il grande ex della partita, Fernando Llorente. Il navarro, ora in forza allo Swansea di Guidolin, non avendo rinnovato il contratto viene prelevato dai biancorossi, per lasciar spazio alla Juventus al nuovo arrivato Mario Mandzukic. La marcatura arriva dalla specialità della casa, ovvero il colpo di testa. Questo gol, a posteriori, lo si può considerare il più importante per i ragazzi di Unay Emery, perché conduce in Europa League e di fatto segna l'inizio della terza cavalcata del Siviglia nella competizione.
Allo Juventus Stadium si gioca invece in precedenza, il 30 settembre. Dopo l'affermazione a sorpresa all’Etihad per 2 a 1, la banda di Allegri concede il bis tra le mura amiche, con un secco 2 a 0. A segno Morata (per la quinta volta consecutiva in gol in una partita della massima competizione europea) e agli sgoccioli del match Simone Zaza, autore di un coast to coast pazzesco, lanciato da un caparbio Dybala.