Padroni di casa che scendono in campo con il 4-2-3-1: Da Costa in porta, difesa a quattro composta da Dickmann, Troest, Scognamiglio e Calderoni, Viola e Casarini in mediana. Sulla trequarti, zona nevralgica del gioco novarese, confermatissimi Faragò, l'ex Bari Sansone e Corazza, pronti a sostenere l'unica punta Galabinov. Ancora un 3-5-2, invece, per gli ospiti, che cominciano con Mantovani, Schiavi e Bernardini a protezione di Terracciano, mentre in qualità di tornanti scelti, da Sannino, Laverone e Vitale. A centrocampo Odjer in mediana, ai suoi lati Busellato ed Alessandro Rosina, ancora una volta riproposto mezzala. Confermatissimi, inoltre, Donnarumma e Coda.

Primo tempo che inizia, se si escludono i primissimi blandi minuti, in discesa per il Novara, subito avanti grazie ad una rete di Faragò, abilissimo a ribadire in porta il passaggio vincente di Galabinov. Davvero disattenta, comunque, la retroguardia campana, con Schiavi praticamente spostato dal possente attaccante ex Avellino. La rete subita scuote gli ospiti, che cercano fin da subito di rimontare trovando, però, la decisa opposizione della retroguardia avversaria. Al 9' calcio d'angolo sventato dal Novara, un minuto dopo è attento Scognamiglio su un cross di Laverone. I ragazzi di Sannino non riescono a scardinare l'attento undici di casa, dimostrandosi inoltre imprecisi in fase di costruzione.

Al 17' ci prova Odjer da fuori, palla alta. Il Novara è più in palla, gioca un calcio verticale che spesso prende in contropiede i tre difensori granata. L'unico a salvarsi dei suoi è Rosina, dai cui piedi partono le poche azioni pericolose del collettivo campano. Da calcio d'angolo, per esempio, l'ex Bari pennella un cross per Bernardini che, al 24', manda fuori. Poco o nulla, comunque, da parte degli ospiti, inconcludenti e davvero senza idee. Tale atteggiamento poco propositivo favorisce il Novara, che nella fase di tempo attacca con regolarità senza trovare però il doppio vantaggio: al 41' Faragò fallisce la doppietta mandando alto, cinque minuti dopo ci prova invece Dickmann, palla a lato e primo tempo in archivio.

Secondo tempo che inizia in maniera spenta, senza che le due formazioni propongano una qualche sorta di azione offensiva. Dopo una lunga fase senza emozioni, si accende Galabinov, davvero in evidenza al 61' quando colpisce un palo in seguito ad incredibile coast to coast, iniziato praticamente nelle metà campo novarese. Dopo aver dribblato un importante numero di avversari, infatti, il bulgaro riesce a superare anche Terracciano, concludendo a colpo sicuro ma trovando sfortunatamente il palo, con buona pace di Sannino e della Salernitana stessa. Cinque minuti dopo ci prova invece Sansone con una bella rovesciata, palla davvero alta. La Salernitana fa davvero poco in attacco, chiude però benissimo in difesa, smorzando le velleità avversarie senza eccessiva difficoltà.

Come registrato anche nella frazione precedente, l'unico che riesce a costruire qualcosa di pericoloso per i suoi è Rosina, al 79' davvero insidioso su calcio di punizione. La conclusione dell'ex Bari è l'ultimo squillo di rilievo della gara, terminata con una Salernitana debolmente in avanti ed il Novara in pieno controllo del match. Forse il 3-5-2 proposto da Sannino ha esaltato poco i singoli, a differenzadella disposizione tattica novarese capace di evidenziare totalmente tutti gli interpreti proposti. Migliore in campo per i padroni di casa, Galabinov. Per gli ospiti in evidenza Rosina.