Sembrava l'inizio di una lunga ed appassionante storia d'amore, e invece l'avventura di Juan Manuel Iturbe con la maglia della Roma si sta rivelando sempre più travagliata e dolorosa.
L'esterno prelevato dall'Hellas Verona non più tardi di due estati fa, era arrivato nella Capitale con l'etichetta di giovane campione. Pagato un botto dalla società di James Pallotta, dopo un grande avvio, infortuni e incostanza hanno portato il talento per metà argentino e per metà paraguaiano ai margini di un progetto tecnico, in principio costruito proprio sulle sue giocate.
Nemmeno il prestito, deciso lo scorso mese di gennaio, ha cambiato il copione della storia: per Iturbe è arrivata ancora tanta panchina con il Bournemouth e ben poche occasioni per mettersi in mostra. Conclusa la breve e fallimentare avventura in Premier League, l'estate 2016 ha visto il ritorno del classe 1993 a Trigoria. Questa volta niente proclami, foto o autografi: Iturbe ha mantenuto il basso profilo, logica conseguenza di una stagione disgraziata finalmente archiviata.
Anche Spalletti, in principio, non perse tempo nel ricordare le qualità di questo ragazzo, lasciando una porta aperta alla sua permanenza con un "sono curioso di vederlo". Ora però, a pochi giorni dalla chiusura del calciomercato, il nome di Juan Manuel è tornato sulla bocca di tutti. Tanti club sono disposti ad accoglierlo per scommettere insieme a lui in un rilancio in grande stile: il primo della lista è stato il Malaga, seguito da Villarreal e Sassuolo. Il club italiano però, almeno per quelle che sono state le parole del direttore sportivo, Guido Angelozzi, non fa più parte della corsa a Iturbe: "E’ un ottimo giocatore, ma abbiamo dei parametri sugli ingaggi che lui supera". Interessa invece, Federico Ricci: "Lo seguiamo da tempo. E’ un giocatore che stimiamo, staremo a vedere".
Chiusa la porta del Sassuolo, ora per Iturbe potrebbe aprirsi una nuova possibilità. Il Lione, sorteggiato nel girone della Juventus in Champions League, è sulle tracce dell'ex Verona e Porto, che gradirebbe la destinazione francese anche in prestito. Proprio con la formula del prestito oneroso i dirigenti dell'OL avrebbero richiesto il giallorosso, che ora medita il suo futuro.
Tutto sta nelle mani della Roma, che può decidere se tenere o lasciar andare un ragazzo dal talento inestimabile, ma dal rendimento altalenante.