L'emozione per aver raggiunto un traguardo storico è ancora tanta, ma così come per i suoi compagni di Nazionale, anche per Felipe Anderson la vita sta per tornare quella di sempre.
Archiviate le Olimpiadi di Rio, che hanno riservato l'attesa medaglia d'oro alla spedizione carioca, il numero 10 biancoceleste è tornato in Italia, dove ad attenderlo c'è la Lazio di Simone Inzaghi.
Felipe, utilizzato a intermittenza durante la rassegna a cinque cerchi ma comunque decisivo in finale, ha fatto capolino a Fiumicino durante la mattinata di oggi. Cappellino d'ordinanza, occhiali da sole, bagagli e la medaglia d'oro appesa al collo. Il sogno olimpico dell'ex compagno di club di Neymar è diventato realtà; ora però, c'è un altro grande obiettivo da realizzare: riconquistare la fiducia dell'ambiente Lazio.
Anderson infatti, non si era lasciato nel migliore dei modi, ne con la società che inizialmente gli aveva negato il permesso per i giochi olimpici, ne con Simone Inzaghi che in diverse occasioni lo aveva lasciato ai margini durante le fase finale della scorsa stagione. Problemi comportamentali, ma anche incomprensioni tattiche quelle tra il brasiliano e l'ex attaccante piacentino che però, ora potrebbe riproporre il 10 nel suo undici scarno di ali offensive. Uscito di scena Candreva e con Keita pronto a dire addio, Felipe Anderson può rappresentare una risorsa fondamentale per la Lazio di Inzaghi, che, nel caso in cui riuscisse a riportare il calciatore ai livelli di due stagioni fa, potrebbe fare un salto di qualità non indifferente.
A tal proposito, il rientrante Anderson è sembrato raggiante e più carico che mai, pronto per riconquistare la Lazio dopo aver fatto lo stesso con la Nazionale brasiliana: "Sono contento per aver vinto l’Olimpiade. Era il mio sogno, lo era di tutto il Brasile, dai giocatori ai tifosi" - ha detto Felipe al rientro in Italia. "Siamo riusciti a raggiungere questo traguardo molto importante. Sono felicissimo, ho già festeggiato con la mia famiglia, ma ora voglio pensare alla Lazio. Contro la Germania in finale è stata la notte più bella della mia vita. I miei cari erano allo stadio e tutti i tifosi cantavano. Siamo entrati nella storia".
Poi, Anderson prosegue svelando anche una curiosità legata ai suoi compagni della Lazio: "Tutti i miei compagni biancocelesti mi hanno fatto le congratulazioni, ci sentivamo quotidianamente perché volevo sapere come procedeva il ritiro. Non vedo l’ora di riabbracciarli. Sono molto carico e ho lavorato tanto in Brasile. Sono grato alla Lazio per avermi concesso questa opportunità. Adesso voglio solo concentrarmi sulla mia squadra e pensare ad allenarmi duramente già da oggi. Non so se sarò in campo già con la Juventus, questa decisione spetta al mister, ma io sono pronto. Spero di regalare una grande gioia ai tifosi biancocelesti, tutti vogliamo vincere".