Il pareggio ottenuto nella gara d'andata, peraltro in inferiorità numerica per tanti minuti, è sicuramente un buon punto di partenza. La Roma di Spalletti, però, non è ancora ai gironi di Champions League e servirà massima concentrazione domani sera all'Olimpico per non fare un insperato regalo al Porto. Serve continuare sulla scia lunga del secondo tempo contro l'Udinese.

La partita è di quelle veramente importanti e Luciano Spalletti, in conferenza stampa, non ci mette molto a chiarire questo concetto: "Parlare di questa partita è facile. Non è la partita che aspetta noi, siamo noi che vogliamo incontrare lei. Siamo noi che abbiamo lavorato per essere qui. Era quello che volevamo, desideravamo. Siamo pronti a giocarla, perché è da otto mesi che vogliamo essere lì domani sera. Facendo troppi calcoli si rischia di abbassare il livello di pericolosità. Dobbiamo fare la nostra parte e la nostra parte è dimostrare che vogliamo vincere le partite difficili." Sulla formazione Spalletti non si sbilancia, ma annuncia già un paio di assenze dalla lista dei convocati: "Florenzi e Torosidis non hanno recuperato e non saranno convocati. Cercherò di scegliere i giocatori con più qualità a disposizione. Sotto la gestione e l'esperienza che abbiamo all'andata non abbiamo fatto il meglio. Nel secondo tempo abbiamo abbassato la nostra qualità."

Alessandro Florenzi, ancora out per infortunio, asromarumors.com
Alessandro Florenzi, ancora out per infortunio, asromarumors.com

Giocatori esperti o più giovani non importa, a Spalletti servono giocatori pronti, a prescindere da età e curriculum: "Devo essere tranquillo che i calciatori siano altrettanto tranquilli. Noi stanotte dormiremo, come detto è otto mesi che ci prepariamo a questa partita. Domani sera siamo a casa nostra e domani sera proveremo a fare quello che fanno i padroni. Scelgo come sempre la mentalità, il fare le cose. Non ci affideremo al destino, noi determiniamo quello che sarà. Si va a giocare la partita a testa alta, a tentare di vincerla, non ad aspettare che vengano a giocare cercando il gol."Se uno fa confusione nel gestire il timore, il rischio, il pericolo ha anche paura a gestire i successi. Se uno è fatto in questa maniera non può stare nella Roma."