La Lazio alla sua prima di campionato è trascinata dai suoi giovani, due di questi cresciuti nel settore giovanile del club. Si meritano la copertina del match, infatti, Cristiano Lombardi e Danilo Cataldi. Il primo, classe 95’, non poteva nemmeno immaginarsi una partita del genere: dopo due prestiti in Lega Pro, l’attaccante laziale era pronto a fare le valigie per lasciare la capitale. Ancora una volta in prestito. Ma Simone Inzaghi, che lo ha cresciuto in Primavera, ha voluto concedergli una chance vista soprattutto l'emergenza nel reparto offensivo. Keita bofonchia, Lombardi ringrazia. Prima in A e subito gol. “E’ stata una serata indimenticabile” ha detto un Lombardi a dir poco contento a fine partita. 

Il match winner, a dire il vero, è stato Danilo Cataldi. Dopo tre minuti dalla sua entrata in campo, il centrocampista laziale mette a segno il gol vittoria. E’ neo entrato e quindi ha le energie per seguire il contropiede della Lazio e capitalizzare al meglio il cross di Basta. Per Danilo anche quest’anno non sarà facile guadagnarsi il posto: Parolo-Biglia-Lulic o Milinkovic ad oggi sembrano essere i favoriti per il terzetto di centrocampo. Ma il giocatore romano dovrà saper sfruttare ogni occasione che gli verrà concessa, come fatto ieri a Bergamo. Dopo la pre-convocazione di Conte per gli Europei c’è uno stimolo in più per fare bene: è apprezzato a Coverciano, Inzaghi ci punta ma non lo carica di responsabilità. Può fare il vice Biglia o la mezz’ala. Danilo si sa adattare, "posso fare anche il terzino per la Lazio" diceva qualche tempo fa. 

Serata che si può riassumere come il trionfo dei giovani cresciuti nel settore giovanile biancoceleste. Finalmente anche loro sono decisivi, loro oggi si meritano gli onori. Un altro, che ha fatto i suoi primi passi a Formello sempre in Primavera, non è contento della sua situazione (economica probabilmente) nella Lazio, squadra che considera un punto di partenza. Keita ha chiesto la cessione, ma giustamente la Lazio non vuole svenderlo: il potenziale è enorme, ma dalla sua il senegalese ha solo quello, perché in Serie A non ha mai convinto per continuità, concretezza, gol. Nella stagione 2013/2014 è arrivato al massimo a cinque gol in 25 partite. Il ragazzo deve dimostrare ancora molto, il suo atteggiamento ha indispettito società e tifosi, che sicuramente avranno apprezzato il gol, la voglia, l’esultanza spontanea di Cristiano Lombardi: giovane italiano a cui è stata concessa una possibilità. Keita, intanto, si allena a parte. Per il momento è un separato in casa. Quella casa che cinque anni fa lo accolse e lo consegnò al calcio che conta.