"Si ritorna al calcio che conta, quello giocato e già questo è importante. Siamo carichi i ragazzi sanno che troveremo un ambiente difficile, perché le altre nazioni interpretano l'Europa League in maniera molto molto seria. Negli ultimi anni noi italiani abbiamo lasciato un po' a desiderare da questo punto di vista. Troveremo un ambiente carico e motivato. Noi dovremo esserlo altrettanto per affrontare una squadra che è già avanti con la preparazione. Dobbiamo essere bravi a usare la testa in queste partite".

Vigilia di Europa League per il Sassuolo di Eusebio Di Francesco, con Paolo Cannavaro che ha vissuto, da protagonista, la scalata della squadra emiliana e domani, in campo, conta di trascinare i suoi verso i gironi della seconda manifestazione continentale. Il centrale partenopeo ha analizzato ai microfoni di Sky Sport la situazione in generale, dagli allenamenti all'affiatamento con i compagni e con l'allenatore. 

"Al di là delle partite che affrontiamo adesso, il campionato è lungo e non si può pensare di stravolgere i piani annuali solo per due partite. I carichi di lavoro ci sono, ma dobbiamo essere bravi e intelligenti a sfruttare la condizione che abbiamo in questo momento. È molto importante anche l'aspetto psicologico. Agosto faticoso? Lo speriamo tanto perché l'anno scorso abbiamo fatto tanto, vogliamo portare a termine quello che abbiamo fatto, i sacrifici di un anno intero. La voglia di arrivare che ci abbiamo messo per tutta la stagione deve essere la stessa in queste due, anzi speriamo quattro, partite".

Un parere anche riguardo gli avversari di domani, il Lucerna: "È una squadra organizzata, fa dell'intensità la sua arma migliore. Ha due attaccanti molto affiatati, che l'anno scorso hanno segnato dei gol. Sarà dura, al di là dei nomi, troveremo una squadra che sa quello che vuole. Cazzimma? Va al primo posto nella scala delle cose necessarie per la partita. I tifosi che ci seguiranno? Questo è motivo di orgoglio per noi. Portare tanta gente all'estero è una cosa importante per questa città. Speriamo di farli contenti doppiamente. Per loro sarà una cosa nuova, lo sarà anche per noi, speriamo di fare insieme qualcosa di importante".

Dalla salvezza all'Europa, la chiosa di Cannavaro: "Se mi aspettavo questa crescita? Il desiderio della società era quello di diventare grandi piano piano, è quello che mi hanno detto quando sono stato chiamato. Forse abbiamo bruciato qualche tappa, però fa parte della crescita della società, che sceglie giocatori motivati e con qualità. Questo è il risultato".