Non c'è partita a Sinsheim, con la Francia di Augustin che trionfa superando gli azzurrini di Vanoli per 4-0. Tutto facile per i transalpini, che si confermano squadra già pronta e - probabilmente - di un livello superiore rispetto ai nostri pari età. Gara a senso unico fin dalle prime battute, con i gol di Augustin e Blas, al sesto ed al ventesimo, che hanno permesso ai francesi di controllare il resto della gara senza correre mai pericoli dalle parti di Bernardoni. Sconfitta che non scalfisce affatto l'ottimo percorso dell'Italia che raccoglie un ottimo risultato, forse inaspettato alla vigilia dell'inizio del torneo.
Gara che inizia subito con i francesi arrembanti in pressione sui portatori di palla azzurri e con l'Italia che cerca di tenere strette le due linee difensive. Ad Augustin, tuttavia, bastano sei giri di lancette per sbloccare il punteggio, beffando Meret dopo aver superato in slalom Romagna e Coppolaro. La Francia gioca benissimo anche palla a terra e l'azione del raddoppio lo conferma: bellissimo lo scambio sulla destra che permette al terzino francese di presentarsi tutto solo al cross; altrettanto bravo Blas - in tuffo sul primo palo - a siglare il gol del 2-0 che idealmente già chiude la gara. La reazione degli azzurri sembra esserci, ma fatta eccezione per qualche ripartenza nessuno degli avanti riesce ad impensierire la fisicità estrema della difesa rocciosa transalpina. Il portiere francese non è mai impegnato e, dalla parte opposta, la verve degli attaccanti avversari mette quasi sempre in difficoltà la difesa italiana, che però regge fino al duplice fischio che manda le squadre negli spogliatoi.
Nella ripresa il tecnico italiano cambia qualcosa, ma i nuovi innesti cambiano relativamente poco l'andamento del match. La Francia legittima il vantaggio gestendo al meglio il possesso palla e facendo correre a vuoto l'Italia in pressione. Con il passare dei minuti sono sempre i francesi a rendersi pericolosissimi dalle parti di Meret, costretto a salvarsi sul solito Augustin e su uno scatenato Mbappè negli spazi. L'intenzione della squadra di Ludovic è quella di chiudere il prima possibile la gara, anche se le numerosissime palle gol per i suoi giocatori vengono sprecate a ripetizione. Gli sforzi dei francesi, con un'Italia sempre più stremata e sulle gambe, vengono premiati nel finale, quando il capitano Tousart, grazie anche ad una deviazione, spiazza Meret siglando il terzo gol. Il poker, ingeneroso per quanto visto in campo, arriva nei minuti di recupero, con Maouassa che pennella per la testa di Diop che firma il gol che di fatto chiude il match.