Il mercato estivo della Juventus sembra essere giunto a un vero punto di svolta, quello tanto temuto quanto sperato. Forse. Ieri in giornata si è infatti svolto il primo incontro ufficiale tra i bianconeri ed il Manchester United, che ha presentato un'offerta ufficiale di 101 milioni per strappare Paul Pogba alla Signora, la quale ha rispedito al mittente la proposta, unendovi però una controproposta da 120 milioni più bonus, chiaro segnale che la cessione del francese è ormai una prospettiva reale.
VOLONTA' DELLE PARTI(?) - Dietro alla decisione del classe 1993 di lasciare la Juventus, pronta ad offrigli il rinnovo fino a un totale di 7 milioni, c'è indubbiamente la spinta dei soldi e del procuratore Mino Raiola: lo United offre infatti 13 milioni annui al giocatore, mentre il 20% della costo del cartellino finirebbe nelle tasche dell'agente. In realtà permane ancora un dubbio, se quella percentuale rientri nella trattativa tra Juve e Red Devils oppure se verrà trattata a parte. Di fatto, resta da capire se i bianconeri incasseranno 120 milioni oppure 96, e se il Manchester ne spenderà 150 o 120. Sicuramente Pogba diventerà il calciatore più pagato di sempre per un trasferimento, nel caso la trattativa dovesse andare in porto. In corso Galileo Ferraris sembra essere stata accettata la realtà dei fatti, e tutto sommato, vista la gestione del mercato nelle ultime sessioni, regalare a Marotta e a Paratici una cifra così importante non è certamente un aspetto secondario.
IL NUOVO VECCHIO MERCATO - In realtà parlare di aumento del budget potrebbe non essere esattamente la cosa giusta da fare in questo caso, visto che l'entrata di così tanta liquidità, pronta ovviamente anche ad uscire, andrebbe ad aumentare di conseguenza il fatturato e permetterebbe non solo un aumento del tetto ingaggi, ma anche delle spese più sostenute annue per un solo giocatore, cosa che prima non era affatto possibile. Riferimento chiaro ed esplicito a Gonzalo Higuain: la Juventus era decisa a non pagare la clausola per il costo troppo elevato (38 milioni l'anno, il 10% del fatturato totale), ma la cessione di Pogba apre nuovi scenari e di fatto quello dell'argentino sarebbe il primo acquisto certo appena incassati i milioni dello United. Resta comunque da sottolineare come la vendita di Pogba non impedisca alla Juventus di piazzare "esuberi" come Zaza e Pereyra, andando ad aumentare la potenza di fuoco. E probabilmente chiudendo a breve anche Gabigol.
CENTROCAMPO DA SISTEMARE - Rimarrebbe comunque un tassello mancante, un enorme tassello mancante, a centrocampo. Chi può essere il "sostituto" di Pogba? Senza ombra di dubbio ritornerà di moda il nome di André Gomes, vecchio obiettivo il cui prezzo non è mai stato chiarito, ma è più che possibile che i bianconeri si pongano un budget non inferiore ai 50 milioni per rifinire la mediana, potendosi dunque permettere l'acquisto del portoghese classe 1993, coetaneo di Pogba. 60-70 milioni sono necessari, così come per realizzare il sogno James Rodriguez, il cui ingaggio dovrebbe però essere ridiscusso. Più possibile arrivare ad Isco, un altro in rotta di collisione con il Real Madrid e che siede più in panchina che in campo. Nomi decisamente più abbordabili sono invece quelli di Brozovic, Matic e Sissoko, ma per prendere il posto di Pogba ci vuole comunque ben altro.
IL GRANDE NOME - Aldilà degli aspetti tecnici, l'eventuale perdita potrebbe procurare un non indifferente danno di immagine, visto che Pogba era diventato l'uomo copertina della Juventus negli ultimi anni, oltre che l'immagine principale, complice anche lo stesso sponsor tecnico che vestiva la squadra e il giocatore (Adidas), guardacaso anche lo stesso del Manchester United. Il brand delle tre strisce versa 100 milioni l'anno nelle casse dei Red Devils. Insomma, anche un gioco di marchio, probabilmente, oltre che uno scherzo di Raiola. A questo punto, comunque, i bianconeri necessitano di altri grandi nomi da affiancare ai già presenti per infiammare nuovamente l'animo dei tifosi e soprattutto l'ambiente. Le prospettive non sono comunque così oscure, tutt'altro...