"Lavoriamo bene, aver dato continuità con Sousa ci aiuta, ci conosciamo e sappiamo cosa possiamo dare". Parole da capitano e da leader quelle di Gonzalo Rodriguez, che dal ritiro di Moena dove la Fiorentina di Sousa si sta allenando in vista dell'inizio di campionato ha parlato dei primi giorni di lavoro e della situazione legata al suo futuro.
"Sto bene qui, la Fiorentina mi ha sempre trattato bene. Il prossimo mese arriverà il mio procuratore e parleremo del rinnovo, ma per il momento penso solo al campo. Dobbiamo continuare a essere un gruppo, sono orgoglioso di essere il capitano e penso di poter difendere la squadra. Come mi sento da capitano? Continuo a essere lo stesso di prima. Ho esperienza per aiutare i miei compagni. Farò di tutto per sentirmi bene e per far sentire bene i miei compagni. Dove chiuderò la carriera? Ancora giocherò tanti anni a calcio. Il mio sogno è quello di chiudere in Argentina, ma per il momento penso solo alla Fiorentina. Le cose cambiano in fretta, adesso sono qui e sto bene".
Dal futuro al passato, con Rodriguez che analizza la situazione legata ai risultati della scorsa stagione, quando nella seconda metà del campionato qualcosa non ha funzionato al meglio, dando uno rapido sguardo anche al mercato in entrata: "Siamo partiti bene, nella seconda parte forse abbiamo mollato un po' ma è difficile mantenere una continuità. Per il momento mancano anche i nazionali e per quel che riguarda il mercato della difesa certamente arriverà qualcuno perché è impossibile affrontare tre competizioni con pochi difensori in rosa. Non è stato un calo fisico ma di risultati. Contro il Napoli abbiamo fatto una grande partita e abbiamo pareggiato, come successo nella sconfitta contro la Juve. I risultati hanno fatto calare mentalmente la squadra. Penso che abbiamo giocato un buon campionato e che è difficile mantenere un livello costante di gioco come abbiamo fatto in questi anni".
Centosettanta presenze con la maglia della Fiorentina, centotrentatre in Serie A, condite da 21 reti. Altre cinque marcature che gli permetterebbero di eguagliare un mito come Daniel Passarella: "Paragonarmi con Passarella è una vergogna per me. Chiaramente sarebbe bellissimo superarlo in quanto a gol in Serie A con la maglia della Fiorentina". Infine, una battuta sull'addio di Messi alla Nazionale argentina: "Forse ha preso una decisione troppo in fretta, credo che continuerà a giocare. Quello che sta succedendo in Argentina invece è una vergogna, non abbiamo neanche un presidente".