"Caso Icardi" o "caso Wanda"? "Decisione di Pogba" o "volontà di Raiola"? "Capricci del Pipita" o "Parole al veleno di Nicolas"? Nell'era in cui le voci di mercato si inseguono in continuazione in maniera piuttosto circolare, vale la pena porsi della domande riguardo ai diversi nomi che stanno al centro di questa traiettoria. Quasi ogni giorno secondo la carta stampata nasce un nuovo caso, frutto di parole, provocazioni o comportamenti dei procuratori. I "casi" che per ora hanno infiammato il mercato sono tre, e nessuno di essi nasce da espresse volontà dei giocatori o comportamenti che possono sembrare allontanarli dal club iniziale di appartenenza.

RAIOLA, POGBA E QUELLA PERCENTUALE... - Esiste una clausola nel contratto che lega Paul Pogba alla Juventus, sottoscritta alla firma nel 2012: il giorno in cui i bianconeri si priveranno del francese (se mai dovesse arrivare), Mino Raiola, agente del giocatore, intascherà il 20% della cifra che verrà pagata alla società di corso Galileo Ferraris. Viste le offerte pervenute a Torino o comunque nell'aria, la somma che il procuratore tra gli altri di Ibrahimovic e Balotelli si troverebbe accreditata in banca sarebbe difficilmente minore di 20 milioni di euro.

La Juventus rema però ovviamente contro questa eventualità, avendo deciso di non venderlo, salvo richiesta del giocatore stesso, il quale attualmente sembra piuttosto deciso a rimanere. L'insistenza delle voci non lascia comunque tranquilli i tifosi, e questo dettaglio del contratto porta ovviamente Raiola a spingere ulteriormente verso un addio di Pogba, e per diretta conseguenza alimenta la fuga di notizie, nonostante oggi lo stesso procuratore abbia chiarito le posizioni della società bianconera, alla quale il comportamento potrebbe causare qualche grattacapo di troppo...

NICOLAS E GONZALO, FUGA DA NAPOLI... DI CHI? - La scorsa stagione calcistica ci ha mostrato un Napoli brillante, in netta crescita sotto la guida di Maurizio Sarri, con una corsa verso lo scudetto frenata solo dalla straripante cavalcata della Juve. In particolare ciò che è ovviamente balzato di più all'occhio è stata la crescita di Higuain: 36 gol in una stagione, con un sorriso ritrovato e un rapporto più forte che mai con tutto l'ambiente partenopeo. O almeno, così sembrerebbe. Il fratello Nicolas, suo procuratore, ha infatti rilasciato parole al veleno verso la società Napoli, ritenendo impossibile un rinnovo alle attuali condizioni societarie.

Qualche interesse verso il giocatore si è destato, com'è normale che sia per uno che è reduce dalla miglior stagione in carriera e non veste la maglia di un top club a livello europeo, ma siamo davvero sicuri che la volontà del giocatore sia quella di provocare un danno alla squadra che tanto gli ha dato? Non solo andando via, ma rischiando anche di farlo a zero, rovinando anche il suo rapporto con la tifoseria. Difficile pensare che resti due anni senza rinnovare, anche se è lecito porsi il dubbio: è tutto vero? Le dichiarazioni di Nicolas rispecchiano le intenzioni di Gonzalo? Di certo arrecano danni non indifferenti.

WANDA, ICARDI E IL MONDO DI TWITTER - Nella giornata di ieri (domenica 10 luglio 2016, ndr) si è sparsa la voce di una richiesta di rinnovo portata da Wanda Nara, moglie e procuratore di Mauro Icardi, ma ben presto smentita dalla società Inter. Ovviamente il caso ha ampiamente trovato il tempo di aprirsi, addirittura è arrivato un tweet dell'ex signora Lopez recante il seguente testo: "#calciomercato". Poco dopo, il profilo è diventato privato, ossia nessuno può più visualizzare liberamente i tweet, se non espressamente approvato dalla proprietaria del profilo.

Piccoli dettagli che rendono però l'idea di quanto il presunto "caso" possa sempre più assomigliare a una mezza pagliacciata. Icardi ha rinnovato il suo contratto con l'Inter lo scorso anno fino al 2019, è il capitano e la punta di diamante di una squadra in piena costruzione che ha peraltro appena vissuto un parziale cambio di proprietà con conseguente aumento di capitale. Un gesto del genere lederebbe solamente al club, sarebbe decisamente ingenuo. Anche in questo caso il condizionale resta d'obbligo...

Tre pedine fondamentali per i propri club, probabilmente i pezzi più pregiati delle rispettive compagini, "mossi" nel mercato da probabili richieste o parole dei propri procuratori. Non è dato sapere cosa si siano realmente detti gli agenti con i propri assistiti, certo è che forse l'eco che i loro gesti e parole hanno scatenato potrebbe aver assunto proporzioni esagerate rispetto alla realtà dei fatti. Anche se, in fondo, neanche questa è una notizia: ormai il gioco del mercato è composto anche da questi aspetti, i quali lasciano però ancora qualche bocca spalancata dallo stupore, soprattutto viste le modalità...