La voce rotta dall'emozione e dalle urla di gioia ancora calde di lunedì sera. La conferenza stampa odierna, in quel di Montpellier dove l'Italia lavora in vista della sfida contro la Svezia di venerdì, vedeva protagonisti Alessandro Florenzi, neo papà per la prima volta, e Antonio Candreva, che oltre a parlare della garà che sarà contro Ibrahimovic e compagni sono tornati ad analizzare i temi che hanno permesso agli azzurri di confezionare i primi tre punti contro il Belgio.

"Scusate per la voce, l'abbiamo lasciata anche noi in panchina per sostenere i ragazzi. La nascita di mia figlia è stato l'avvenimento più importante della mia vita, ti cambia il modo di pensare, sono orgoglioso di questa creatura che migliorerà la mia vita" ha esordito il centrocampista giallorosso prima di passare agli aspetti calcistici della conferenza. Il tuttofare della Roma ha commentato così la possibilità, concreta, di giocare terzino a sinstra al posto di Matteo Darmian: "Nei cinque di centrocampo, a parte quello di De Rossi, riesco a interpretarlo con buone sensazioni, nella mia maniera e quella che vuole il mister, riesco ad attaccare con gli inserimenti, non solo correre sull'ala".  

Cerca invece di placare i bollenti spiriti il dirimpettaio capitolino, che dopo l'esaltante vittoria di lunedì non crede che l'Italia sia già qualificata al turno successivo: "Meglio arrivare primi o secondi? Non siamo ancora qualificati, fare calcoli a oggi è un po' sbagliato. L'ultima esperienza negativa ci arriva dal mondiale, dove dopo aver vinto la prima partita abbiamo giocato poi due partite e abbiamo perso, venendo eliminati". Il laterale guarda, successivamente, al recupero dopo una sfida che ha visto gli azzurri spendere tantissime energie fisiche: "Come recuperiamo? Con il riposo e con il lavoro fatto. Abbiamo fatto, dal 18 maggio, una preparazione in vista di impegni ravvicinati. Tutte le partite vanno affrontate come con il Belgio, la Svezia farà la partita della vita. Sarà difficile ma vogliamo chiudere la qualificazione venerdì".

Il jolly di centrocampo, successivamente, guarda al match contro gli svedesi, che approcceranno la sfida con maggiore cautela rispetto a quanto fatto dai colleghi belgi: "Magari non siamo quelli che ci hanno detto prima dell'Europeo, che eravamo scarsi, che non passavamo il girone. In molti si sono rimangiati le parole. Solo fatti, parole agli altri. La storia parla da sé, quando giochiamo contro la Juventus Chiellini è uno che non le manda a dire, averlo come compagno di squadra fa piacere".

Si parla tanto, in questi giorni, del blocco difensivo della Juventus che ha plagiato il gruppo azzurro con una mentalità vincente. Chi alla Juve c'è stato è Candreva, che ha ricordato così il processo di maturazione avuto durante la parentesi in Piemonte: "Sono dei punti di riferimento a cui andiamo dietro, sono importanti, hanno molta esperienza, sono importanti. Ci danno sempre buoni consigli. La Juve? E' stata una bella esperienza giocarci, forse non nella miglior Juventus, sono arrivato magari troppo giovane e la prima esperienza in Serie A. C'erano delle difficoltà sia di squadra che per il momento bianconero, questa è stata una penalità, ma con il passare del tempo acquisisci una costanza nelle partite e negli anni perché si raggiunge la maturità giusta". 

Un altro aspetto che ha colpito molto nella vittoria di lunedì scorso è la coesione del gruppo, con la panchina intera che dopo il raddoppio è scattata tutto in campo ad esultare. Questo il parere di Florenzi a riguardo: "Il nostro affiatamento è merito soprattutto di Conte. Siamo un'entità unica, coi fatti supportiamo le parole dette. E' un pensiero che porto anche dal club, sul secondo gol l'arbitro poteva ammonirci tutti e dodici, volevamo sostenere. Fosse stato il contrario i ragazzi avrebbero fatto la stessa cosa". Gruppo che esula dai ventitrè presenti in Francia, con Candreva che ricorda anche Marchisio e Verratti"Sono i nostri primi tifosi, ci sostengono da sempre, sono stati sfortunati per questi brutti infortuni. Giochiamo anche per loro. Siamo contenti di noi, di chi fa parte, siamo un bel gruppo e ci vogliamo bene". 

Infine, uno sguardo anche alla Svezia e, ovviamente, ad Ibrahimovic:  "E' fantastico, ha dei colpi grandiosi, da solo può mettere in difficoltà una squadra. Dobbiamo fare la partita su noi stessi, la gara la facciamo su di noi con qualche accortezza sui punti forti".