Il mercato estivo è ancora nelle sue fasi iniziali e, come ormai di consueto in questi anni di crisi, sta ancora stentando. Poche infatti le notizie reali e concrete, con la sola Juventus ad essersi già mossa pesantemente, spendendo più di trenta milioni per Pjanic (e scatenando l'ira dei romanisti nei confronti del bosniaco). Tutte le altre squadre sembrano per ora avere ancora le idee poco chiare, soprattutto perchè fino a Luglio inoltrato si svolgeranno Copa America ed Europei, competizioni che finiscono inevitabilmente col ritardare idee e trattative.
Proprio con queste due competizioni e con l'Inter (che con i nuovi proprietari potrebbe tornare ad investire prepotentemente sul mercato) si apre l'intervista di TMW Radio al noto agente di mercato Graziano Battistini, che ha numerosi assistiti in Serie A e che si occupa in prima persona di numerosi trasferimenti: "Intanto bisogna vedere se i cinesi dell'Inter abbiano la possibilità di ridiscutere il documento firmato a suo tempo dal club in materia di fair play finanziario, per poter investire nuovamente. Io mi aspetto un mercato interessante, perché comunque ci sono all'orizzonte operazioni interessanti. Certo, Copa América ed Europei lo freneranno in questo periodo, poi secondo me dal 20 giugno in poi comincerà a galoppare"
Lei ha seguito da vicino l'arrivo di Melo all'Inter. Il brasiliano è un problema per i nerazzurri? "Io penso che il problema Felipe Melo sia l'ultimo dell'Inter, a conti fatti ha giocato una buona stagione. Teniamo conto anche del fatto che non ha fatto un ritiro completo con la squadra. Secondo m Felipe non è un problema ma una risorsa per l'Inter".
Quale sarà il futuro di Nicola Leali? "So che tra poco andrà in vacanza, questa è una cosa certa. A parte gli scherzi, è tornato a essere un giocatore della Juve a tutti gli effetti, si sta valutando quale sia la cosa migliore. Sicuramente cercheremo una squadra che pensi di poterci mettere le mani sopra, un prestito secco non sarà più considerato. Ci sarà da valutare una situazione di coinvolgimento da parte di altre società nell'investimento su un ragazzo di 23 anni che ha già 100 partite in B e 60 in A". C'è un'ipotesi estero? "Sicuramente sì. Se ne parla ovunque, è apprezzato e dobbiamo valutare, però sicuramente c'è questa possibilità".
A gennaio ha seguito anche il trasferimento di Perotti alla Roma. Ha raggiunto la piena maturazione? "Diego io l'ho portato al Genoa, poi non ho più avuto a che fare con lui. Voglio specificarlo perché posso solo dire la mia opinione in merito e non di più. È un giocatore straordinario, io mi sono stupito che nel mercato scorso nessuna grande si sia fatta avanti. Alla fine Sabatini ha fatto un grande affare. Mi è stato detto che all'interno del club si sono stupiti: pensavano fosse bravo, ma non così tanto".
Da ex portiere dell'Udinese, si aspetta un rilancio di Scuffet? "È stato lanciato prima troppo in alto e poi troppo in basso. Per la sua età sta facendo un percorso di crescita importante. Fossi nell'Udinese non avrei grande fretta, ma la peculiarità di continuare questo percorso, migliorando il club dove andrà a giocare per fare esperienza e completarsi".