Serse Cosmi non vuole darsi per vinto, anzi rilancia. Il tecnico del Trapani, alla vigilia della sfida del "Provinciale" contro il Pescara, in quelli che saranno gli ultimi 90 minuti della stagione in serie B, crede che i suoi ragazzi debbano credere nella possibilità di rimontare quei due gol di scarto, maturati all'Adriatico giovedì scorso e che dividono i granata dalla prima promozione in A della storia: "In queste partite c’è tutto: - ha dichiarato Cosmi in conferenza stampa - pressione, ansia, un pizzico di insicurezza. Un turbine di emozioni e sentimenti che ti fanno capire l’importanza della partita. Dopo Pescara c’è la consapevolezza dello svantaggio e di conseguenza ci stiamo adoperando a livello psicologico per ribaltare questa situazione. La partita di andata è stata raccontata come se si fosse giocata in parità numerica, invece c’è mancato il giocatore più rappresentativo e più in forma per settanta minuti".

Una sconfitta, quella di Pescara, che ha condannato il Trapani a perdere non solo il primo round della finale playoff, ma anche a interrompere una striscia positiva che sembrava non poter finire mai: "Un po’ di delusione c’era, perché non perdevamo dal 14 febbraio. Era pieno inverno, era freddo. Ora qualcuno dirà che abbiamo perso nel momento sbagliato, ma a prescindere si accetta una sconfitta con delusione dopo tanto tempo. Non c’è comunque tempo per recriminare, bisogna solo resettare e capire come abbiamo perso, per ribaltare il risultato. La delusione c’è e non solo nei calciatori".

E le chances di rimonta del Trapani passano anche dalla presenza di Bruno Petkovic. In questo senso, Cosmi non si sbilancia e apre anche a soluzioni alternative: "Aspettiamo fino alla mattina della gara per capire quanto è in grado di sopportare il dolore, che gli impedisce di caricare. Dopo Bari non s’è quasi mai allenato ed è chiaro che la condizione non può essere ottimale. Vedremo domani, il Petkovic di Pescara sarebbe assurdo da ripresentare. Il calcio può dare delle sorprese. Non c’era nulla di diverso dalla speranza di vedere un’altra partita, magari più divertente, contro una squadra sicuramente forte. Anche quando ce la giochiamo alla pari. Qualche accorgimento ci sarà. Bisognerà rischiare qualcosa in più, ma in maniera intelligente. Saranno determinanti gli episodi e il modo in cui verranno cercati. In questi playoff abbiamo avuto un episodio a favore, a La Spezia, e uno sfortunato a Pescara. Bisogna saper leggere i momenti e il Pescara, al di là dell’espulsione di Scozzarella, mi è sembrato più pronto. Sono stati più bravi di noi. Spero che la lezione ci sia servita".

Il Pescara verrà a giocarsela nonostante il 2-0 dell'andata, questo Cosmi lo sa e lo ribadisce davanti ai giornalisti: "Hanno un’identità ben precisa, non credo che si difenderanno. Verranno a giocarsela senza improvvisare qualcosa di diverso". E non manca la risposta alle frecciatine arrivate proprio dall'Abruzzo, con i sospetti sul presunto clima di caccia alle streghe che si starebbe preparando a Trapani: "Non do alcun valore a quel che si dice prima. Secondo me non fa altro che accendere di più una partita importantissima. Sanno, o almeno credo che sappiano cosa è Trapani, cosa è sempre stata storicamente e calcisticamente Trapani. Da questo punto di vista possono solo essere tranquilli e la stessa cosa vale per noi. Questo clima da “Benvenuti al sud” mi fa sorridere. Gli ottomila di questo stadio valgono i trentacinque mila di altri stadi, ma ci accontentiamo".

Cosmi chiude la sua ultima conferenza stampa pre-partita della stagione con una promessa, fatta a se stesso e ribadita alla piazza: "Ho detto a luglio di voler tornare in Serie A, l’ho detto ai giocatori e lo ripeto ora: io voglio tornare in Serie A. Voglio farlo con loro".