Prosegue nella direzione giusta la vendita della maggioranza del Milan: nei giorni scorsi Silvio Berlusconi ha incontrato i vertici di Fininvest per dare l'ok alla trattativa che potrebbe rivoluzionare la storia del club rossonero.
Il presidente del Milan si è convinto dell'affidabilità degli investitori cinesi, pronti ad aquistare il 70%, mentre Adriano Galliani ha iniziato ad avviare il progetto tecnico per la prossima stagione. I tecnici in pole position per prendere il posto di Brocchi sono Unai Emery e Manuel Pellegrini.
Sono un paio d'anni che i rossoneri corteggiano l'allenatore fresco vincitore della terza Europa League di fila, ma Silvio Berlusconi si è affidato prima a Filippo Inzaghi e la stagione seguente a Sinisa Mihajlovic. In casa Siviglia si sta svolgendo una mini rivoluzione, come ad esempio l'addio del direttore sportivo Monchi e di molti giocatori. Emery ha una clausola rescissoria da 3 milioni di euro, ma con l'arrivo dei cinesi i soldi non dovrebbero essere un problema.
L'altro candidato per la panchina del Milan è Manuel Pellegrini che, dopo l'addio al Manchester City, è alla ricerca di un nuovo progetto tecnico. L'allenatore cileno guadagna 6 miloni di euro a stagione. Cifra importante, ma il profilo non dispiace.
Se il Milan dovesse passare in mano ai cinesi, è molto probabile che l'anno prossimo vedremo sulla panchina rossonera uno tra Emery o Pellegrini, se invece la trattativa dovesse saltare i tifosi del Diavolo dovranno "accontentarsi" di Brocchi.