"Nel calcio tutto può succedere", Mimmo Di Carlo non accetta una resa preventiva, allo Spezia serve un miracolo, occorre cancellare la battuta d'arresto casalinga (0-1) e imporsi, con doppio vantaggio, sul campo del Trapani. A nobilitare le idee del tecnico, i primi 90 minuti, conditi da diverse recriminazioni. Malasorte a fermare Calaiò - traversa - discutibile decisione arbitrale a penalizzare Piccolo.
Di contro Cosmi, grazie al miglior piazzamento in campionato e al risultato dell'atto primo, può godere di un cuscino importante, ma non definitivo. Guardia alta. Il pubblico prepara una serata di festa, ma occorre interpretare in modo corretto la partita. Difesa e ripartenza, ricetta cara al tecnico di casa.
Trapani
3-5-2 per Cosmi. Fuori causa, per la gara di ritorno, Accardi e Raffaello, qualche dubbio nel settore offensivo. Il tecnico deve valutare la condizione di Petkovic e Citro, Coronado scalpita. Scozzarella - non al meglio - è della partita. Mezzali Nizzetto ed Eramo, con Rizzato e Fazio in corsia. Difesa a tre, con Pagliarulo al centro, Perticone e Scognamiglio in marcatura. Nicolas in porta.
Spezia
Di Carlo deve ribaltare l'andata e pone quindi particolare attenzione al reparto offensivo. A "rischio" Calaiò e Piccolo, in rampa di lancio Catellani e Nenè. Juande si scalda, Errasti è in bilico. Il rientro di Pulzetti garantisce esperienza e qualità in mediana.
Fuori per squalifica De Col, Martic prende la destra. Terzi guida il reparto a quattro a protezione di Chichizola.