Un letale Trapani supera 0-1 lo Spezia e compie un altro piccolo passettino verso la finale playoffs. AI siciliani basta un gol di Coronado, entrato nella ripresa al posto di un Citro non in perfette condizioni.
Padroni di casa che scendono in campo adottando il solito 4-3-3: al posto di Catellani Di Carlo sceglie Calaiò, mentre Kvrzic viene riproposto a sinistra. Completa il tandem, poi, Piccolo. Nella zona centrale del campo scelto in extremis Acampora al posto di Pulzetti, mentre in difesa spazio a Postigo, l'eroe di Cesena, al posto dello squalificato Valentini. Poche novità, invece, per il 3-5-2 ospite, con Cosmi che si affida al tandem Citro-Petkovic lasciando momentaneamente in panca Coronado e Montalto. Semifinale subito emozionante, con due importanti azioni ambo le parti: al 6' grande intervento di Chichizola su Petkovic, un minuto dopo ci prova invece Piccolo, pescato in offside ma comunque poco lucido nel concludere vanificando così una clamorosa occasione. A fare la partita è comunque lo Spezia, che inizia fin dalle prime battute ad avvolgere con il proprio gioco il Trapani, restio a scoprirsi per ripartire puntuale al momento giusto. Tale atteggiamento tattico abbassa comunque i ritmi di gara, più blandi di quanto si poteva immaginare dopo le due occasioni all'avvio. Al 23' grandissima azione Spezia, con Nizzetto che pesca Calaiò il quale, in mezza rovesciata, colpisce in pieno la traversa smorzando l'urlo di gioia in gola ai molti tifosi presenti. La prima fase di gioco non regala altre emozioni fino al 45', quando un intervento in area di Perticone su Piccolo, non sanzionato dal direttore di gara, genera le proteste della panchina e della rosa spezina per un rigore non fischiato che oggettivamente poteva essere chiamato.
La seconda frazione inizia e si protrae per tutta la sua prima parte in maniera sonnolenta, considerando anche l'atteggiamento tattico delle due rose: lo Spezia sceglie di imbrigliare la manovra, trovando però un Trapani attendista e bravo a chiudersi, praticamente, con sei uomini a centrocampo, dopo che Cosmi sceglie di sostituire un acciaccato Citro con Coronado. I siciliani giocano dunque un calcio molto compassato, facendo anche leva sul vantaggio derivato dal terzo piazzamento nella stagione regolare. Al 70' finalmente Spezia pericoloso, quando cioè Kvrzic impegna Nicolas in una difficile parata tentando una botta mancina dal limite dell'area. Alla lunga salgono dunque i padroni di casa, incitati dal Picco e specialmente dall Curva Ferrovia: cinque minuti dopo il tentativo dell'esterno numero 20 ci prova il regista Errasti, che mancando di coordinazione non riesce a colpire da posizione ravvicinatissima un bellissimo cross partito proprio da Kvrzic e spizzato da Migliore. Aumentano dunque i tentativi di casa, vani però considerando la forza di un Trapani abilissimo a colpire, come un cobra, al presentarsi della prima vera occasione di gara: autore del preziosissimo gol, Ivan Coronado, che al 78' infila Chichizola sfruttando una leggera indecisione di Migliore, troppo attendista e poco puntuale nel contrasto. La rete preoccupa e non poco lo Spezia, che aggiunge un altro scalino alla già difficile scalata verso la serie A e che, per tutto il finale di gara, attacca con foga alla ricerca di un prezioso pari. Il Trapani è però come una distesa sabbiosa, pronta cioè a tappare con velocità i propri buchi risultando vero e proprio pantano per i poveri giocatori avversari. All'89' ci prova l'instancabile Kvrzic, la sua botta termina però al latto della porta protetta da Nicolas e chiude di fatto la gara, conclusasi dopo tre minuti addizionali.
Un Trapani davvero abilissimo, tonico e muscolare, contro uno Spezia combattivo ma tutto sommato impotente contro undici soldatini ben disposti dal generale Cosmi. Gli Aquilotti hanno infatti provato a fare la gara, non riuscendo però a superare l'ultimo baluardo. Le occasioni create sono state infatti poche e non eccesivamente pericolose, a differenza dell'unica grande chance capitalizzata dalla compagine più lucida della serie B, divenuta ormai Cenerentola di un playoffs che ha già fatto fuori due nomi eccellenti, Cesena e Bari, e che troverebbe nel Pescara l'ultima vera rivale per una promozione storica. Salvo ritorno permettendo, s'intende. In ultima analisi, il rigore non dato al 45': Piccolo è stato chiaramente toccato e certi errori, purtroppo, finiscono per pesare. Migliore in campo per i padroni di casa, Kvrzic. Per gli ospiti in evidenza Coronado.