Le scelte di Antonio Conte sono diventate quasi definitive, il gruppone dei 30 che hanno preso parte allo stage post-campionato è diventato il gruppo dei 30 che si giocherà, in questi giorni, le 23 maglie riservate a chi partirà alla volta della Francia, per portare l'Italia più in alto possibile in questi Europei. E uno dei nodi gordiani che il commissario tecnico azzurro, giunto al tanto atteso passo d'addio alla panchina della Nazionale, riguarda la scelta dei centrocampisti, sia da portare con sè alla rassegna continentale, sia da schierare dal primo minuto almeno per le prime tre gare della competizione, quelle del girone in cui sfideremo Belgio, Svezia e Irlanda.

Marco Benassi, Giacomo Bonaventura, Daniele De Rossi, Alessandro Florenzi, Emanuele Giaccherini, Jorginho, Riccardo Montolivo, Thiago Motta, Marco Parolo e Stefano Sturaro. Questi i giocatori che possono ricoprire il ruolo di centrocampisti centrali, chiamati dal commissario tecnico per poi andare a scremare in maniera definitivamente il gruppo azzurro. Tra questi, è da ritenere assai poco probabile che partano alla volta della Francia lo juventino ex Genoa, premiato probabilmente per la sua capacità di emergere in un reparto - quello bianconero - costituito da campioni di fama internazionale, nonchè la giovane mezzala del Torino, uno dei prodotti migliori dell'Under 21 di cui è stato anche capitano nel precedente ciclo. Per quanto riguarda gli altri otto, bisognerà valutare soprattutto il modulo che Conte sceglierà per la sua Nazionale. E finora, in quasi due anni di gestione, ne ha cambiati ben quattro, affidandosi a quelli da lui più amati, ovvero il 3-5-2 e il 4-4-2 con le ali offensive, ma anche ad altre due varianti come il 4-2-3-1 e il 4-3-3.

Nel primo e nell'ultimo caso, Conte schiererebbe tre centrocampisti centrali, ma tra gli otto centrocampisti tra i dieci di cui sopra, e che ci sentiamo di candidare per un posto tra i ventitre che andranno a Euro 2016, due di loro, ovvero Florenzi e Giaccherini, potrebbero essere utilizzati da esterni, soprattutto nel caso di ricorso al 3-5-2. E proprio nel caso di un terzetto in mediana, prenderebbero decisamente forma le candidature per una maglia da titolare di De Rossi, Bonaventura e Jorginho. Considerando le precarie condizioni fisiche di quelli che attualmente sono i principali candidati a giocare da titolari, ovvero Motta e Montolivo, e che potrebbero anche condizionare le convocazioni definitive, sono soprattutto i giocatori di Roma e Napoli e scalpitare per giocare dall'inizio a questi Europei: la saggezza e la duttilità consentono al numero 16 giallorosso di applicarsi a tutte e tre le posizioni del centrocampo, mentre il brasiliano azzurro ha proprietà di palleggio difficili da trovare negli altri giocatori finora chiamati dal ct.

Passando ora alle due ipotesi di una coppia di centrali in mediana, ovvero il 4-2-3-1 e il 4-4-2, due moduli molto simili soprattutto nell'interpretazione del ruolo di centrocampista centrale, le scelte si vanno ulteriormente a restringere. Inutile dire che, qualora dovessero recuperare al 100% dai rispettivi problemi fisici, Montolivo e Thiago Motta sarebbero i candidati principali a giocare da titolari, ma qualora il rossonero e il neo-campione di Francia col PSG dovessero essere messi da parte - magari al punto da rientrare tra i sette esclusi - i giochi si aprirebbero come d'incanto. Gli unici abituati a giocare in una linea di centrocampo a due, tra quelli finora chiamati da Conte, sono Daniele De Rossi e i due che paradossalmente abbiamo dato per "spacciati", ovvero Benassi e Sturaro: in particolare, il giovane juventino ha disputato due ottime stagioni nel 3-4-3 del Genoa, mentre il granata è stato il leader nel 4-4-2 della Under.

Poche chances di giocare in mezzo al campo per Bonaventura, Florenzi e Giaccherini, ridotte per gli ultimi due solo nel caso in cui l'Italia dovesse giocare con il 4-3-3 e avere bisogno di brio e vivacità in mediana, mentre il milanista entrerebbe maggiormente in gioco da trequartista in un 4-2-3-1 o da esterno nel 4-4-2. Decisamente inferiori le possibilità di vedere Parolo protagonista in questi Europei, tanto che non è affatto da escludere una sua esclusione proprio per far posto a uno dei due giovani aggregati da Conte. Ma ci sono ancora dei giorni in cui discutere, immaginare e pensare a quale forma prenderà l'Italia che volerà a Euro 2016. Forse non da protagonisti annunciati, certamente non da favoriti per il titolo o per l'apparizione in finale, ma sicuramente per lasciare un segno, in un senso o nell'altro.