Ieri si è chiusa anche l'avventura in Serie A per il Verona del presidente Setti. La stagione è stata davvero difficilissima e la squadra è praticamente sempre stata sul fondo della classifica. L'anno prossimo bisognerà ripartire dalla Serie B, cercando di costruire una squadra per tentare subito la risalita nella massima serie.
Ai microfoni di Radio Anch'io lo Sport il presidente del Verona ha commentato con comprensibile amarezza l'annata appena trascorsa: "Non c'è mai stata una volta in cui non abbiamo fatto quello che dovevamo fare. E' un'annata così, speriamo di recuperare un credito dalla fortuna il prossimo anno. Questa settimana non è stata semplice per tutte le critiche che ci sono state." Setti parla anche del nuovo paracadute economico per le retrocesse: "Le polemiche sul paracadute? Quella del paracadute economico è una guerra che abbiamo fatto per le retrocesse che ci saranno tutti gli anni. Non è una cosa ad hoc fatta per determinate persone o squadre. La B è un baratro commerciale per una squadra, e il paracadute funziona da ammortizzatore dei problemi che arrivano con la retrocessione."
Un commento anche sulle altre retrocesse, Frosinone e Carpi: "I tre verdetti di retrocessione? Abbiamo iniziato con tutti giocatori di proprietà e solo uno in prestito. Non meritavamo di andare giù. Il valore del Carpi e del Frosinone invece è quello. Trovare la terza è più difficile. Dico solo che sarebbe stato bello se ieri ci fossimo giocati la salvezza col Palermo. Accetto il verdetto." Chiusura con un occhio al passato e uno al futuro: "Una cosa che non rifarei? Forse nel trapasso dirigenziale sarebbe stato meglio cambiare tutti. Come tutte le cose ci sono dei cicli che finiscono. Quando ci siamo trovati in difficoltà con gli infortuni si doveva fare qualcosa di diverso e non ci siamo riusciti. Il futuro? Mi sento in dovere verso i miei tifosi, dovremo fare il massimo anche per loro."