Il Como frantuma un friabile Spezia complicandogli il cammino playoffs. I lombardi, infatti, si impongono per 4-0 grazie alle reti di Ganz (autore di una doppietta), Giosa e Bessa. Davvero inspiegabile il blackout ligure, contro una compagine in Lega Pro già da tempo.
Padroni di casa che scendono in campo adottando un coperto 4-3-2-1, con Fietta dal 1’ e Basha in qualità di mezzala. Nulla di nuovo, invece, per gli ospiti, che ripropongono il 4-3-3 scegliendo Calaiò come prima punta piuttosto che Nenè. Il primo tempo vede un Como comunque propositivo nonostante la retrocessione, vicino al gol in più occasioni. E’ comunque lo Spezia a fare la gara, conscio dell’imprescindibilità dei tre punti. Al 1’ subito Aquilotti, infatti, pericolosi, quando è Sciaudone a colpire la traversa doopo un tiro di prima intenzione. Tale atteggiamento porta inevitabilmente i lombardi a schiacciarsi, propensione che concede spazi ad uno Spezia arrembante e a tratti dominante. Al minuto dieci ci prova Situm, proposto titolare, il cui tiro finisce però di poco a lato della porta controllata da Scuffet. Il mondo del calcio è comunque un mondo beffardo ed infatti, nonostante il numero pressoché limitato di azione, sono i padroni di casa a passare in vantaggio al 20’ grazie al solito Ganz, abilissimo a lasciar partire un precisissimo destro capitalizzando al massimo l’assist di Bessa. Gara in salita, dunque, per gli ospiti, ancora in corsa playoffs ed impossibilitati a lasciar punti per strada. La marcatura subita affossa lo Spezia, come se non si aspettasse tale combattività da parte del Como. I liguri iniziano infatti a subire per tutto il primo tempo, subendo il secondo gol al 30’ e sempre con azione partita da Bessa, il cui lob da punizione trova il colpo di testa puntuale di Giosa. Primo tempo finito? Macché: come nei peggiori incubi lo Spezia continua a zoppicare e praticamente concede al Como il terzo gol quattro minuti dopo il 3-0. Marcatore di quella che potrebbe essere la condanna al match, Ganz, davvero super nell’anticipare i propri marcatori tirando velocemente ed impallinando Chichizola. Clamoroso al Sinigaglia, con i liguri totalmente fuori. Un tentativo di riscossa lo si registra solo al 41’, quando è Pulzetti a tirare centralmente senza preoccupare Scuffet.
La seconda frazione inizia con uno Spezia inevitabilmente più offensivo è già vicino al gol al 46’ con Piccolo, servito ottimamente da Catellani ma il cui tiro finisce a lato. Un minuto dopo è invece Basha a proporsi, impegnando Chichizola e preoccupando ulteriormente la tifoseria ospite. Il centrocampista numero sei è forse il più pimpante dei suoi, come dimostra il suo tiro, alto, tentato al minuto cinquantacinque. Poco convinto, dunque, il collettivo ligure, forse ancora scosso dai tre ceffoni della prima frazione e davvero insufficiente sotto il profilo tattico. Il Como è infatti davvero avvolgente e pressante e tale attitudine porta i lariani a marcare per la quarta volta il cartellino, con Madonna che al 59’ batte Scuffet sganciando un vero bolide e chiudendo definitivamente i conti. Davvero incredibile il crollo psicologico dello Spezia, praticamente inconcludente per tutta la prima parte di frazione e pericoloso solo al 72', quando Catellani manda fuori da ottima posizione. E' comunque sempre e solo Como anche negli scampoli di gara: all'85' è vicino alla rete Barella, il cui tiro finisce fuori di poco. La gara dopo il tiro del centrocampista di proprietà del Cagliari non regala altre emozioni, concludendosi senza minuti addizionali di recupero.
Novanta minuti imprevedibili, con un Como perfetto ed uno Spezia forse troppo poco lucido nell'affrontare un avversario dato per spacciato. I liguri sono apparsi infatti convinti ma non troppo, forse indirettamente sicuri di vincere data la stagione già finita degli avversari. I lombardi hanno comunque onorato la stagione, mettendo in seria difficoltà lo Spezia in vista del percorso playoff. Occasione sprecata, dunque, per gli Aquilotti, che ancora non possono festeggiare l'approdo al torneo post stagione regolare. Migliore in campo per i padroni di casa, Ganz. Per gli ospiti in evidenza Chichizola.