Claudio Ranieri è il vincitore della sesta edizione del premio Enzo Bearzot, intitolato alla memoria del ct della Nazionale che vinse il Mondiale in Spagna nel 1982. Anche quella fu un'impresa, forse non paragonabile, però, al successo di Ranieri in Premier League con il suo Leicester, storia che ha fatto innamorare tutti gli amanti del calcio.
A margine della premiazione il presidente della FIGC Tavecchio ha parlato di Ranieri e di quello che è stato capace di fare in Inghilterra: "Nel palmares dell'Italia il successo di Claudio è una cosa unica. Con un nostro allenatore vinciamo la Premier. Questo vuol dire che esportiamo l'italianità con stile, competenza, impegno e senso del dovere. Sono tutte caratteristiche che riconosco all'uomo Ranieri, cui auguro di vincere un Mondiale con l'Italia, sarebbe il massimo. Parlo in senso astratto, non dei prossimi Mondiali. Claudio è giovane e avrà tempo. Se abbiamo pensato a lui per il dopo Conte? E' lui che deve pensare a noi... Pensiamo a tante cose adesso, ma nella sua seconda patria sportiva lo aspettano grandi successi. E togliere questa prospettiva non credo sia facile." L'anno prossimo Ranieri, oltre a provare a difendere il titolo dal ritorno probabile delle grandi deluse di questa stagione, cercherà di regalare un altro sogno con il suo Leicester anche in Champions League.
Anche lo stesso manager delle Foxes ha parlato dal palco durante la premiazione: "Onestamente ancora non ho capito l'impresa che abbiamo fatto. Io posso ringraziare tutti, la giuria che mi ha votato e i miei giocatori. Eravamo partiti per salvarci ed è successo quello che è successo... Non è facile vincere uno scudetto in Inghilterra, ma il mio primo 'scudetto' (la promozione in A) l'ho vinto a Cagliari e questo non lo dimentico. Bearzot non l'ho mai conosciuto ma se mi dicono che in me vedono lo spirito di Bearzot questo mi inorgoglisce."