La partita degli addii, la partita del tributo. Ci sarebbero tanti, troppi appellativi per Hellas Verona-Juventus, in programma questa sera (20:45) allo stadio Bentegodi. Gli scaligeri giocano l'ultima partita nella massima serie davanti al loro pubblico, mai domo, sempre passionale nonostante i risultati di molto inferiori alle aspettative. Ma è anche la partita dell'addio di Toni al calcio giocato, il capolinea di un treno in corsa, in costante accelerazione, per un viaggio lungo 23 anni. Dal Palermo alla Fiorentina, dalla vittoria del mondiale del 2006 al Bayern, 323 gol tutti con un unico segno distintivo, quella rotazione della mano vicino all'orecchio che rimarrà scolpita nella storia. La Juventus invece continua a tenere alta la concentrazione in vista della finale di Coppa Italia in programma tra due settimane contro il Milan. La partita odierna e quella di sabato contro la Sampdoria serviranno a Massimiliano Allegri  per testare le condizioni fisiche dei giocatori bianconeri, che appaiono tutt'altro che "cotti" in questo finale di stagione. Non possiamo far altro che vivere questo testacoda "senza pensieri" , una festa seriosa per gli amanti del buon calcio.

L'ago della bilancia dei precedenti pende leggermente verso la squadra di casa, che nelle 29 partite disputate contro i bianconeri nella città shakespeariana ha avuto la meglio 10 volte, altrettanti i pareggi e 9 le sconfitte. Il match della scorsa stagione si è concluso sul risultato di 2-2, con il pareggio dei gialloblu allo scadere grazie ad un colpo di testa di Juanito Gomez. All'andata sono stati i bianconeri ad avere la meglio con un netto 3-0 sotto il segno di Dybala, Bonucci e Zaza.

Mister Delneri (ex Juve) dovrà fare a meno di Pazzini per un'elongazione al bicipite femorale. Spazio dunque ad un 4-2-3-1 con Gollini tra i pali, in difesa Moras e Bianchetti centrali e Pisano ed Emanuelson, in ballottaggio con Helander, rispettivamente sulla fascia destra e sinistra. In mediana pronti Ionita e Viviani, sulla trequarti agiranno invece Wszolek, Juanito Gomez e il ritrovato Siligardi. Unica punta Toni, che proprio con la maglia bianconera segnò la prima rete allo Juventus Stadium in amichevole contro il Notts County.

Allegri dovrà invece fare i conti con una marea di infortuni e squalifiche. Solito 3-5-2: in porta Buffon lascia il posto a Neto, Barzagli, Bonucci e Rugani formeranno il terzetto difensivo. Sulle fasce agiranno Alex Sandro a sinistra e uno tra Padoin e Cuadrado sulla destra. Con il primo giocherebbe Pereyra a centrocampo, mentre con il secondo spazio a Sturaro. A completare il reparto Lemina in cabina di regia e Asamoah. Coppia d'attacco obbligata formata da Zaza e Dybala.