La squadra biancoceleste ha giocato una bella gara, ha portato a casa 3 punti importanti, si è mostrata compatta, concreta, veloce, ha realizzato un bel gioco, ha tenuto palla. Con due partite rimaste, il Carpi fuori casa, e la Fiorentina a Roma, la Lazio può sperare di agganciare ancora il sesto posto. I biancocelesti sono a 51 punti, il Sassuolo a 55 punti ed il Milan a 54. La Lazio contro l’Inter ha vinto 2-0, con reti dell’immenso Miroslav Klose e di Antonio Candreva. Ma l’amarezza per la stagione persa, vedendo questa performance, è ancora più tangibile. La Lazio lotta fino alla fine per un traguardo che doveva essere scontato per una società di questo calibro. Sono sfumati ormai altri obiettivi, e quindi si prova a salvare quel che si può, in questo caso la qualificazione all’Europa League. Il nuovo allenatore, Simone Inzaghi, ha rimesso insieme il gruppo, ha rincollato i pezzi rotti, ricreato un insieme, ed ha conquistato 9 punti su 15. Il merito della bella partita di ieri va anche ad un grande giocatore, che sta disputando un bellissimo ritorno in campionato, campione del mondo, tedesco, che in mezzo al campo corre e fa la differenza, Miroslav Klose; è il chiaro esempio che l’età non conta, che se sei un campione puoi mettere in difficoltà qualsiasi avversario. All’ottavo minuto del primo tempo ha risolto, con uno splendido tocco morbido, una partita per nulla scontata.
Così, grazie a lui, la partita, iniziata da poco, era già sull’1-0 per i biancocelesti. Il tedesco ha segnato in 3 delle ultime 4 gare contro la squadra nerazzurra all’Olimpico. Ma ieri ha girato tutta la squadra, la difesa ha tenuto l’attacco dell’Inter, in particolar modo il compito è stato gravoso per Basta che è riuscito a contenere bene Perisic; Icardi è stato quasi impercettibile, mentre da Jovetic sono arrivati i più grandi pericoli, pochi, per la Lazio. Candreva, Keita, Lulic, Onazi, Biglia sono stati sicuramente tra i migliori in campo. L’argentino ha dettato i tempi del centrocampo, trovando come complici un ottimo Onazi e un solito, incontenibile, Keita che minuto dopo minuto ha ingranato le marce e messo in pericolo con le sue accelerazioni gli avversari.
La nota negativa proviene invece dalla conduzione della partita dell’arbitro Banti, troppi gialli all’indirizzo dei laziali Candreva, Klose, Gentiletti, Lulic e Keita; a quest’ultimo un giallo per simulazione su pressione di Medel, che sapeva più di fallo da contrasto. Niente rigore, il senegalese era diffidato, salterà la prossima partita col Carpi, cosi come la salterà Santiago Gentiletti, anche lui ammonito per un fallo su Icardi. Nel primo tempo la Lazio ha fatto molto possesso palla, Mancini ha provato ad invertire gli esterni senza risultato, i ritmi comunque sono stati blandi. L’Inter ha cercato di essere più incisiva nella ripresa, ma nulla ha potuto contro una Lazio che era chiaramente in giornata. Infatti la partita si è chiusa con il rigore concesso ai biancocelesti, per fallo di Murillo in ritardo su Keita. Espulsione per l’interista per doppio giallo. Questa volta Antonio Candreva non ha sbagliato il rigore, lo ha messo di potenza sotto l’incrocio dei pali, Handanovic non ha potuto nulla. La Lazio torna a sperare di vedere l’Europa.