La Fiorentina non buca le difese del Chievo. 90 minuti che alimentano i dubbi sul futuro del progetto viola, un finale di stagione che rischia di portare in dote funeste notizie. Il quarto posto si allontana e ora Sousa deve controllare il possibile rientro di Milan e Sassuolo.
Ai microfoni di Premium Sport, nel post partita, il tecnico analizza la gara. Una Fiorentina troppo "lieve", quasi estranea alla sfida, priva di quella naturale veemenza che deve caratterizzare una squadra che insegue ad ogni costo il successo.
Dopo la buona prestazione del Franchi con la Juventus, un deciso passo indietro, un'involuzione che non può non destare qualche interrogativo.
“Sono un allenatore che sente la partita, ma quando finisce la gara finisce tutta la tensione. Credo che ci siano mancate concretezza e aggressività. Abbiamo giocato contro una squadra fisica, controllavamo le transizioni offensive nel primo tempo. Appena abbiamo rischiato qualcosa ci siamo allungati, loro con fisicità ci hanno attaccato e hanno creato difficoltà. Credo che abbiamo controllato quasi tutta la partita, ma nell’ultimo terzo di gara bisognava essere più aggressivi. Ilicic? Non c’è stato nulla, ma con più aggressività poteva chiudere la partita con l’occasione che ha avuto. Ad ogni modo sta facendo una stagione ottima. Ogni giocatore ha le sue caratteristiche.
Si passa poi a considerare la prova di alcuni interpreti. Sousa si concentra su due giocatori di evidente talento, ma da inserire perfettamente nel contesto di squadra: Zarate e Tello. L'ex Lazio sta scalando le gerarchie d'attacco, mentre Tello deve, a giudizio del tecnico, accendersi con maggior frequenza.
Zarate? La squadra lo sta capendo e gestisce le sue caratteristiche. Tello potrebbe fare ancora di più con la sua velocità. Il suo marcatore era ammonito, doveva metterlo in difficoltà di più. Tello l’anno scorso era discontinuo, il suo gioco ha bisogno di prendere regolarità, cambi di ritmo e assist per i compagni. Bisogna aiutarlo perché ci faccia vincere partite.
La Fiorentina poggia la sua forza sul bel gioco. Paulo Sousa sottolinea le prestazioni d'insieme, aldilà dei numeri. Manca, non poco, il successo e questo incide a livello mentale, ma la viola prova sempre a imporre un'idea di calcio. Alle idee non corrispondono però, al momento, concretezza e lucidità.
La mancanza della vittoria? Ci sono diversi fattori che condizionano i risultati, il gioco però c’è ancora, siamo consapevoli delle nostre capacità. Abbiamo perso convinzione, determinazione e fiducia, cose che avevamo a inizio stagione. Cosa è cambiato? Non siamo riusciti a essere concreti come all’inizio, se andiamo ad analizzare le partite sono state comunque pochissime quelle in cui siamo andati in difficoltà sul piano del gioco. Riusciamo spesso a creare più occasioni degli altri, ma dobbiamo migliorare e cercare la vittoria.
Chiusura dedicata al futuro. Il tecnico tronca di netto il discorso e annuncia un incontro con la società. Occorre chiarezza.
Il mio futuro? Ho già parlato troppe volte, non aggiungo altro. L’incontro con Della Valle? Mario (sottintendendo Cognigni n.d.r.) mi ha detto che era impegnato questa settimana, a fine della settimana prossima ci vedremo. Quando loro sono vicini a noi abbiamo sempre occasioni per parlare”.
(Fonte dichiarazioni ViolaNews.com)