A guardare i numeri della prima stagione al Milan e in Italia di Carlos Bacca sinceramente ci sarebbe davvero poco da dire. Il colombiano ha le stesse reti del primo anno di Ibrahimovic in rossonero e le sue reti in campionato sono state spesso decisive per il Milan di Mihajlovic. Da un paio di mesi, però, il colombiano sembra essersi un po' fermato.
Solo due reti nelle ultime dieci partite, contro la Lazio e la Sampdoria, con il suo nome più spesso accostato a vicende extra campo piuttosto che a prodezze sottoporta. Per esempio, quando Mihajlovic impose il ritiro alla squadra dopo la sconfitta contro l'Atalanta, l'ex Siviglia fu tra quelli che meno apprezzarono quel tipo di scelta e non fecero molto per nascondere il proprio malumore. Più di recente lo sfogo in seguito alla sostituzione contro il Carpi, con Bacca che prende direttamente la via degli spogliatoi senza passare dalla panchina, innervosito dalla scelta di Brocchi. Il gol e le vittorie sarebbero la migliore medicina per tutti, ma se come a Verona Bacca tenta la rabona invece di un comodo sinistro e sbaglia in maniera clamoros, il malumore nei suoi confronti non può che crescere. Insieme a questo anche le possibilità in estate di una sua partenza dopo appena una stagione di Milan.
Le attenzioni nei suoi confronti da parte di squadre importanti in giro per l'Europa, in grado magari di garantirgli quella Champions League che lui non ha mai giocato, non mancano. Nelle scorse settimane, ad esempio si è parlato del Bayern Monaco di Carlo Ancelotti tanto per fare un nome. In ogni caso il Milan non vuole cederlo a tutti i costi, visto anche il prezzo pagato la scorsa estate per strapparlo al Siviglia. Di sicuro, però, c'è che con un'offerta dai 35 milioni di euro in su Galliani si siederebbe almeno ad ascoltare la proposta. Bacca ha ancora quattro partite per convincere davvero il Milan a puntare su di lui anche nella prossima stagione.