Il Cagliari frena ancora al sant'Elia pareggiando contro un Livorno pimpante e spinto dalla forza della disperazione. All'iniziale doppio vantaggio sardo, firmato Giannetti-Joao Pedro, rispondono Vantaggiato e Biagianti, con i rossoblu che non riescono a riportarsi più in avanti. Gara quindi ricca di gol e di emozioni, più favorevole ai granata che ai sardi stessi.
Padroni di casa che scendono in campo con un inaspettato 3-5-2 e con Rastelli che rinuncia a Farias, Pedro e Ceppitelli. Davvero clamorosa la scelta dell’allenatore ex Avellino, che stravolge di fatto l’ossatura consueta del gruppo sardo. Solito 3-4-1-1, invece, per gli ospiti, con Vajushi lanciato sull’out di destra e con Valoti a sostegno dell’unica punta Vantaggiato. La gara inizia in maniera inevitabilmente bloccata: il foltissimo centrocampo di entrambe le squadre blocca infatti, qualsiasi velleità. Il primo a proporsi è Di Gennaro, che al 6’ tenta una sballata ed inoffensiva conclusione. Poche emozioni, comunque, ambo le parti, con il Livorno molto ordinato nel frenare le idee di casa, nate principalmente dalle fasce. Al 21’ si affaccia centralmente Balzano, tiro però alto ed impreciso, due minuti dopo è sempre Di Gennaro a proporsi con tiro deviato da Vantaggiato. Il Cagliari è comunque più in palla e lentamente, in un crescendo di intensità, riesce ad avanzare portandosi in vantaggio dopo tanto controllo di gara: minuto ventisei, azione convulsa sugli sviluppi di un calcio d’angolo e gol a porta vuota di Giannetti, molto sfortunato nelle scorse giornate ma ora attento a colpire dopo il palo di Deiola. Davvero poco assistito dalla fortuna il Livorno, spesso sotto a causa di tali incontrollabili ed imprevedibili episodi. Al 33’ bella punizione di Schiavone, palla però bloccata da Marco Storari. Il Cagliari controlla, senza offendere, la gara, proponendosi più dalla distanza che proponendo azioni pericolose: al 38’ ancora Di Gennaro dalla trequarti, tiro altissimo. Poche, comunque, le emozioni nel finale, con un primo tempo che si conclude dopo un solo minuto di recupero.
Seconda frazione che vede il Cagliari sempre in avanti, deciso a chiudere di fatto i conti di una gara insidiosa. Simbolo di tale atteggiamento, Deiola, vicino doppiamente al gol al 50' se Pinsoglio non si superasse blindando la porta amaranto. La disposizione tattica convince comunque ben poco Rastelli che, obbligato anche dall'espulsione di Munari al 58', cambia ben presto assetto, cercando di limitare i possibili danni generati dall'ingenuo intervento del proprio centrocampista. La gara continua comunque ad essere saldamente nelle mani sarde per tutta la prima fase di seconda frazione, con il Cagliari stesso capace di raddoppiare grazie ad un rigore realizzato al minuto sessantacinque dallo specialista Joao Pedro. Sembra la fine dell'incontro eppure, come spesso succede in Lega B, il doppio svantaggio anima il Livorno, immediatamente in rete tre minuti dopo grazie al secondo penalty di gara. Autore del fallo, Di Gennaro, mentre è Vantaggiato l'incaricato della pesante estrema punizione. Sul dischetto l'attaccante si fa ipnotizzare ma a bravissimo, sulla respinta, a concludere, riaprendo così i giochi. Spinti dall'entusiasmo e dall'uomo in più gli ospiti completano la rimonta pochi minuti dopo, con Biagianti che al 71' anticipa Balzano e batte Storari con un bel colpo di testa. Il clamoroso pareggio blocca i padroni di casa e dà respiro al Livorno, con il pubblico di casa che fischia incessantemente il proprio allenatore a causa di una lettura totalmente sballata della gara. La girandola di cambi di Rastelli, infatti, imballa la squadra sarda, che solo nei minuti finali ricomincia ad assediare i rispettivi avversari nella speranza di una insperata vittoria: all'82' ci prova Joao Pedro con un bel tiro a giro, due minuti dopo è sempre l'asso brasiliano a tirare altissimo. L'ultimo affondo di gara capita, a minuto novantatre, sui piedi di Salamon, che non trova però la rete nonostante la bella coordinazione. E' la fine: l'arbitro fischia dopo quattro minuti di recupero dando il via così alla delusione del pubblico presente.
Una gara emozionante dal punto di vista delle occasioni, nervosa se si considerano i falli di gioco. Il Cagliari, chiaramente più forte, non è riuscito a dimsotrarsi tale sul campo, facendosi rimontare a gara praticamente archiviata. Non può essere usata come scusante, infatti, l'espulsione, considerando il divario tecnico troppo ampio tra le due rose. Inspiegabile, inoltre, la scelta tattica di Rastelli: perché il 3-5-2 quando si doveva e poteva vincere? Tanti applausi, invece, per il Livorno, squadra che non si arrende mai nonostante la disastrosa stagione, raggiungendo così un pari importante in vista delle ultime giornate. La situazione è disperata, ma mai dire mai. Migliore in campo per i padroni di casa, Di Gennaro. Per gli ospiti in evidenza Vantaggiato.