Voglia di salvezza in casa Frosinone, dopo lo scivolone della scorsa domenica in casa contro il Palermo che ha allargato la corsa al 17esimo posto che sembrava a due col solo Carpi non meno di due settimane fa.

Nella prossima gara i ciociari giocheranno una trasferta impegnativa contro il Milan, squadra ostica in cerca di punti sotto la nuova guida tecnica di Brocchi. L'allenatore dei laziali Stellone è intervenuto oggi in conferenza stampa per presentare la gara dilungandosi parecchio su alcuni temi, ad iniziare da qualche indicazione sull'11 che scenderá in campo: "Indisponibili Chibsah, Soddimo, Pavlovic e Leali. In porta giocherà Bardi. Dionisi parte titolare. Per quanto riguarda il modulo non è detto che partiremo con il 4-3-3. Tonev? Siamo in tanti e in certi ruoli c'è una grande competizione. Lui ha qualità più offensive, chi gioca in quel ruolo, ossia Paganini e Kragl, riescono a fare entrambi le fasi. Tutti si sono allenati al massimo, ne avevo parecchi di dubbi. A centrocampo, in difesa e in attacco. Ma ho deciso, in questa settimana tutti hanno dato il massimo dell'impegno".

Si prosegue, lo spirito della squadra: "Culliamo dentro di noi quelle pochissime possibilità che abbiamo sulla carta. Non andremo a MIlano depressi ma da squadra che cercherà di onorare il campionato. Il MIlan vorrà fare punti ma sicuramente non troverà un Frosinone depresso".

Il calciomercato poteva dare qualcosina in più? "Non c'è nessun rammarico. Noi abbiamo fatto il massimo per quello che si poteva fare. Le decisioni le ho prese io assieme alla società. In questo momento non è giusto parlare di questo aspetto".

Un bilancio dell'operato stagionale dei ciociari: "Questa squadra non ha mai sfigurato tranne che in un paio di partite, contro Fiorentina e Napoli. Abbiamo tenuto testa a diverse squadre, anche grandi. Ci sono tante cose positive, la società ad esempio ha messo l'anima. Ha dato tutto per riuscire a fare un campionato all'altezza. Ha valorizzato tutta la rosa. La società ha fatto un impianto sportivo e sta facendo uno stadio".

Un confronto fra lo scorso campionato e quello in corso: "Si sa che quando si vincono i campionati è perché in negativo si sono incastrati tanti fattori. Per me al di là di come andrà società tifo e quant'altro merita un grande applauso. Bisogna analizzare il tutto con realismo. Lo scorso anno delle cose ci si sono incastrate a livello positivo, quest'anno non è successo. Basta vedere la gara contro il Carpi, contro il Chievo o contro il Palermo, dove non abbiamo giocato un calcio entusiasmante ma siamo stati puniti nell'unica occasione dove abbiamo commesso un piccolo errore. In un'annata c'è sempre rammarico per delle cose che si potevano fare di più o meglio ma mancano tre giornate e questa squadra ancora è in lotta. Certamente è difficile ma nulla è impossibile. Tutti però hanno dato il massimo".

L'atteggiamento per fare risultato: "La partita dobbiamo essere importanti noi a portarla dalla parte nostra. Se siamo bravi a far scorrere i minuti e concedere poco al Milan secondo me la partita si incanala nel verso giusto. Se il Milan riesce per fortuna o per bravura ad andare in vantaggio potrebbe poi essere difficile per noi andare a fare risultato. Ci vuole anche quel pizzico di fortuna. Noi abbiamo preparato la gara per cercare di mettere in difficoltà il Milan. Di certo loro hanno reso meno rispetto a quello che potevano fare".

Come sarà la partita di domani? "E' una gara che dobbiamo stare lì e tenerla in piedi e sfruttando quelle poche possibilità che il Milan ti da. E' un po' in difficoltà a livello mentale. Il nostro umore? Non andiamo con il morale a mille ad affrontare questa partita ma andiamo li a giocarcela. Cercheremo di fare punti, la matematica ancora non ci condanna. Logicamente dopo conterà molto dai risultati che farà il Carpi e il Palermo. Noi andiamo a Milano per vincere".

In conclusione, è vero che la squadra non corre poco ma male? "Non è così, ci sono tanti fattori. Il Matusa è tre metri più stretti rispetto agli altri campi. Questa è una delle spiegazioni".