Lo avevano annunciato in varie occasioni nei giorni scorsi. Alla prossima assemblea per l'approvazione del bilancio faremo sentire forte la nostra voce contro l'attuale società e questa dirigenza. Promessa mantenuta perchè i piccoli azionisti del Milan hanno fatto volare letteralmente gli stracci nella riunione di ieri a Casa Milan. Tanto è vero che Galliani ha sospeso l'assemblea per più di un'ora e mezza prima di dare una risposta alle tante domande arrivate.
Su tutti è stato l'avvocato Giuseppe La Scala ad esprimere in maniera chiara e plateale il dissenso nei confronti delle figure di Silvio Berlusconi e Adriano Galliani. Mai direttamente nominati, ma chiaramente bersaglio delle critiche che sono state mosse. Due i punti che più stanno a cuore ai tifosi: la gestione del club da parte di questa società e la costruzione della squadra per il futuro. Così La Scala sul primo punto: "Il vero terrore che hanno i tifosi milanisti, se vedete i social, è il seguente: sperando che Fininvest sappia valutare adeguatamente la validità delle cordate che si sono offerte di comprare, noi tremiamo al pensiero che questa gestione si occupi della campagna acquisti, perchè se anche arriva un nuovo compratore vorrà dire buttare nel cesso l'annata 2016/17. Non si può fare una campagna acquisti degna di questo nome con una società guidata in questo modo. Ditemi voi se questa vi è sembrata l'assemblea di una società trasparente, che abbia un progetto o dei programmi."
Stessi timori e perplessità anche sulla rosa del Milan: "Chiediamo se ci sono delle linee guida per il rinnovo a calciatori ultratrentenni a fine contratto e la risposta non c'è: la società quindi non racconta ai suoi azionisti se c'è qualcuno che ha ragionato su questo fatto. Se vi ricordate qualche anno fa era stato detto: no a contratti pluriennali ai giocatori ultratrentenni, ora invece qualcuno dice che chi ha un ingaggio particolarmente sostanzioso potrà comunque essere rinnovato per anni a importi che mi paiono sproporzionati. Sono convinto che sul mercato si trovino giocatori migliori rispetto a chi guadagna a 3,5 milioni all'anno e non salta su una punizione in barriera. Questa società è completamente sorda rispetto al fatto che si alza un urlo di dolore dai supporter milanisti, e non lo ascolta nessuno. L'unica cosa che noi possiamo fare è raccontarlo loro, e l'unica soddisfazione che ci siamo tolti è questa, equivalente a succhiare un chiodo."
La risposta di Adriano Galliani alla fine è arrivata, ma non può avere soddisfatto i piccoli azionisti, visto che i concetti espressi dall'ad della parte sportiva sono gli stessi che si sentono da quattro-cinque anni a questa parte: "La Società ha un piano nel rispetto del Financial Fairplay, il progetto Casa Milan rientra nel finalncial fairplay, a tal propriosito ad oggi ha avuto circa seicento mila presenze con fatturato di 6,4 mln, risultato più che positivo per la fase di startup. Il costo degli agenti sono elevati per tutte le società di alto livello, nel costo del bilancio dei giocatori va inserito anche la percentuale degli agenti. Esiste un piano della società per i tesserati. Per quel che riguarda i tecnici non si possono fare confronti con altre società perchè ciascuna di esse ha una storia diversa. I costi di San Siro sono costi che consentiranno la finale di Champions, tutte le società hanno cicli positivi e negativi, il Cda sta prendendo tutte le iniziative per sovvertire questo trend negativo." In attesa di capire come si risolverà la trattativa con la cordata cinese per la cessione della maggioranza del Milan sembra evidente che ci si stia avvicinando sempre di più ad un punto di ritorno. Ammesso che non ci si sia già arrivati.