Il Cagliari continua a dimostrarsi formazione altalenante andando a pareggiare per 1-1 contro un ottimo Lanciano. I sardi, immediatamente avanti con Sau al minuto sette, vengono raggiunti da Ferrari sul finire di tempo e, nella ripresa, subiscono lungamente la controffensiva abruzzese. 

Padroni di casa che scendono in campo adottando il solito 4-3-1-2 e senza particolari sorprese: Rastelli conferma Capuano in difesa e lancia Giannetti in avanti, confermando invece gli altri interpreti di gioco. Un più coperto 4-3-2-1, invece, per gli ospiti, con l'unico Ferrari supportato dal tandem offensivo Di Francesco-Marilungo. Il match si indirizza immediatamente sui binari rossoblu, con il Cagliari immediatamente in vantaggio al minuto sette grazie ad un insidioso destro di Sau abilissimo a raccogliere un pallone vagante appena fuori l'area abruzzese. Che gol, per il 25 di casa. La rete subita non addormenta però gli indomiti ospiti, che al 14' potrebbero agguantare il pari se Ferrari non toccasse poco precisamente a tu per tu con Storari e dopo un ottimo suggerimento di Marilungo. Molta calma, comunque, da parte dei padroni di casa, mentalmente tranquilli e di sicuro poco intenzionati a scoprirsi subendo così un sanguinolento pari. Al 25' buona occasione per Di Gennaro, che conclude un lungo periodo in cui non ci sono molte emozioni, in linea con l'atteggiamento mentale e comportamentale della squadra di Rastelli. Un minuto dopo è invece Joao Pedro ad impegnare Cragno, vero e proprio salvatore per i suoi. Il Cagliari è però troppo rinunciatario e, giusto per scontare il massimo della pena scaturita da tale atteggiamento, subisce il pari proprio nei minuti finali di tempo, quando Ferrari al 38' supera con una palla morbida l'incolpevole Storari. La marcatura subita stordisce i rossoblu, che non riescono più ad impostare in maniera pericolosa e convincente. 

La seconda frazione inizia con il Cagliari subito polemico a causa di un fallo netto di Amenta su Giannetti non sanzionato dall'arbitro Minelli e che avrebbe dato ai fornito di casa un prezioso rigore. Al di là delle polemiche, comunque, appare più pimpante il Lanciano, che al 48' ci prova con una bella conclusione di Ferrari. Gli abruzzesi attaccano impensierendo e non poco gli avversari: al minuto cinquantatre traversa clamorosa di Di Francesco, che non trova dai 25 metri l'ennesima rete personale. Tre minuti dopo è invece Rocca a tentare da fuori, non trovando la rete e spazientendo i tifosi di casa, davvero esasperati dall'ennesima prestazione in ombra dei loro beniamini. E' incredibile, infatti, quel che succede al sant'Elia: a fare la gara è proprio il Lanciano, mentre il Cagliari non può fare altro che difendersi. Gli uomini di Maragliulo non si fermano e, al 69', continuano ad impensierire Storari con Marilungo che prova dai venti metri. Dopo tanto anonimato, si risvegliano i padroni di casa, che all'82' potrebbero segnare con Giannetti se lo stesso attaccante non mancasse il passaggio decisivo per Tello. Due minuti dopo si propone invece Fossati, vola ancora Cragno. All'89' è invece Deiola a tirare, non trovando però la rete e chiudendo di fatto le ostilità.

Davvero brutto, il Cagliari, ancora una volta in difficoltà e con l'aggravente, quest'oggi, di una prestazione poco brillante. I sardi di Rastelli, infatti, non hanno di certo mostrato la loro forza, tornano brutalmente sulla terra dopo il tennistico 6-0 contro il Brescia. Una prestazione che potrebbe costare dunque caro ai padroni di casa, ora tornati a cinque punti dal primo posto e con la scalata al titolo sempre più difficile a causa della facile inclinazione sarda a sprecare le occasioni gentilmente concesse dal Crotone. Ottima prestazione, invece, per la Virtus Lanciano, a tratti pericolossissima e spesso vicina al clamoroso colpaccio esterno che avrebbe smosso una classifica diventata gravissima dopo la recente decurtazione di 5 punti a causa di irregolarità societarie. Migliore in campo per i padroni di casa, Fossati. Per gli ospiti in evidenza Cragno.