La Fiorentina esce dalla crisi: vittoria 3-1 sul Sassuolo con una prestazione convincente che, visti gli stop di Napoli e Roma, rilancia anche in ottica terzo posto. L'ambizione dei toscani era di ottenere il massimo oggi, come non avveniva da tempo, ambizione completamente soddisfatta al triplice fischio; i neroverdi tornano a casa con un bottino che vede più sfortuna che altro. Il tecnico dei viola Paulo Sousa parla ai microfoni di Premium dopo la partita, iniziando da un commento sul suo futuro: "Sono preso da questo mestiere che tanto amo e dò il mio meglio affinché si possa vincere e si possa avere qualità nel gioco. Cerco di aiutare i ragazzi, essere vicino a loro nei momenti di difficoltà. Oggi abbiamo dato un segnale importante, andando vicini alle nostre migliori prestazioni. Siamo riusciti a pressare bene e a creare delle chances che potevano dare anche un vantaggio importante".

E poi, riguardo al terzo posto... "Sappiamo che esistono tanti fattori che condizionano determinati momenti. Bisogna essere realisti, io mi concentro soltanto ad aiutare i ragazzi. Per difendere al meglio bisogna avere il più possibile il possesso palla, così possiamo controllare partita e avversari".

Ecco invece la risposta dell'allenatore avversario Eusebio di Francesco, con delle dichiarazioni rilasciate ai microfoni Rai sulla partita e anche sul futuro, con un occhio alla possibilità di allenare la Nazionale: "Sicuramente non ci aspettavamo l'autogol di Consigli, è un errore che può capitare e quindi lo perdono. Può accadere, mi auguro che non capiti più. La matematica ci permette di credere ancora in un posto per l'Europa League, questa settimana sarà fondamentale. Siamo partiti male con questa sconfitta. Berardi? Credo sia ancora da decidere il futuro, ma io devo ragionare sul collettivo e non sul singolo giocatore. Per me lui è come un figlio, mi auguro possiamo ancora continuare con lui. Nazionale? È una bellissima ambizione per un allenatore, ma sono discorsi che lasciano il tempo che trovano. Mi piace ragionare su crescita, obiettivi ed un percorso dove c'è un progetto".

E proprio di Consigli sono le ultime parole del nostro riepilogo, essenzialmente per spiegare l'episodio del clamoroso autogol: "Le imprecazioni le ho già tirate fuori, ora posso anche parlare. Sono stato protagonista di un brutto episodio, il calcio è il gioco più bello del mondo ma a volte ti può esporre a queste cose. Ho cambiato idea all'ultimo e ho sbagliato. C'è stata un po' di superficialità che mi è costata un brutto errore. È un errore mio, non c'entra niente il ginocchio. Bisogna cercare di farselo scivolare addosso e allenarsi come sempre. Conte? Se mi convocasse, sarebbe dura fare errori del genere dalla panchina... comunque gli prometto che non vedrà più certi errori".