Nel vortice di voci e indiscrezioni che hanno riguardato la panchina del Milan per tutta la stagione, ad un certo punto è stato tirato in ballo anche il nome di Cesare Prandelli. Suggestione durata poco, visto che lo stesso ex ct ha smentito qualsiasi contatto con la dirigenza rossonera.

Galliani, o più che altro Berlusconi, hanno scelto di far saltare Sinisa Mihajlovic per mettere al suo posto Cristian Brocchi. Prandelli conosce bene l'ex centrocampista, visto che lo ha allenato quando era giocatore, ed è pronto a scommettere su di lui, come racconta alla Gazzetta dello Sport: "Ricordo quando lo andai a vedere mentre giocava nel Lumezzane: mi piacque e lo presi subito al Verona, dove fece molti ruoli. Poi ci rincontrammo a Firenze, era davvero un giocatore duttile e capace di leggere ogni situazione di gioco: penso che sia un predestinato per la panchina. Durante gli allenamenti amava approfondire era curioso ed interessato alle varie discussioni tattiche. Differenze con la Primavera? Non conta la categoria ma i princìpi di gioco: a Cristian piace sviluppare un gioco rasoterra e tenere la squadra corta, le idee sono la cosa più importante a prescindere da dove si alleni."

Il poco tempo a disposizione potrebbe essere un ostacolo: "Sette partite non possono bastare per giudicarlo, anche se ha già qualche anno di lavoro alle spalle: dovrà monitorare giornalmente i progressi negli allenamenti, con più tempo potrà entrare nei dettagli. Lui però non è una scommessa ma una garanzia, la sua mano si vedrà sin da subito. Gli auguro di diventare stabilmente il tecnico del Milan."