Uno sguardo al futuro con un ritorno al passato, con Cristian Brocchi, nuovo allenatore almeno per le prossime sette partite, il Milan è pronto a tornare al 4-3-1-2 tanto caro e invocato dal presidente Berlusconi. Anche Mihajlovic aveva cominciato su questa strada, salvo poi tornare sui suoi passi e virare verso sistemi di gioco che hanno fruttato più punti e risultati, numeri alla mano. Brocchi, però, in conferenza stampa ieri, ha detto che in questo Milan ci sono giocatori ideali per il ruolo di trequartista. Tre le possibili soluzioni.
Bonaventura
Nelle prime prove di formazione a Milanello Brocchi ha messo l'ex Atalanta alle spalle della coppia d'attacco. Ruolo non inedito per Bonaventura che certamente è in grado di ricoprire anche questa posizione. Naturalmente il meglio di sè lo offre giocando sull' esterno, ma la sua tecnica e la sua intelligenza calcistica gli permettono anche di adattarsi a questa situazione. Non è nel suo momento migliore a livello di brillantezza e condizione fisica, ma rimane comunque un elemento indispensabile per il Milan di questa stagione, secondo marcatore dietro a Bacca e giocatore che in Serie A è stato coinvolto nel maggior numero di occasioni da gol create dalla propria squadra nel corso del campionato. Cambiano gli allenatori, ma il Jack del Milan rimane una carta vitale nel mazzo del Diavolo.
Honda
Il numero 10 giapponese si è adattato, da soldatino tattico quale è, a fare l'esterno di centrocampo, ma si è sempre sentito e si sente ancora adesso un trequartista. Mihajlovic gli aveva concesso un paio di possibilità in quella posizione, ma Honda non aveva saputo incidere. Con Brocchi potrebbe riproporsi l'occasione di mettersi in mostra nel tanto amato ruolo di rifinitore dietro le punte. Certo, al momento non è fra i titolari perchè davanti a sè ha Bonaventura, ma se l'ex Atalanta, in certi momenti di una partita o per intere gare, dovesse essere retrocesso a centrocampo come mezzala, ecco che Honda avanzerebbe in maniera prepotente la propria candidatura.
Boateng
Ultima soluzione quella legata a Kevin Prince Boateng, al momento la più remota per tutta una serie di ragioni. Intanto il fatto che fino a questo momento il ghanese ha giocato pochi minuti con la maglia del Milan in questa seconda avventura rossonera e tutti in posizioni diverse dal trequartista. A questo va aggiunta una condizione fisica che evidentemente non è mai stata all' altezza della situazione, se è vero che Mihajlovic non gli ha mai concesso più di qualche spezzone a gara in corso. D'altro canto bisogna dire che Boateng è stato in passato un incursore formidabile alle spalle di attaccanti in grado di aprirgli corridoi e spazi. Si parla di ieri, però, mentre il Milan ha assoluto bisogno di focalizzarsi sull' oggi per guardare in maniera un pizzico più serena al domani.