All' esordio nel campionato americano la sua squadra ha raccolto solo un pareggio, ma il progetto di Alessandro Nesta a Miami è solamente agli inizi e va valutato nel medio-lungo periodo. Intanto l'ex difensore ha parlato con la Gazzetta dello Sport di diversi argomenti legati al calcio italiano in generale.
Si parte dal Milan dove Mihajlovic sembra essere il principale responsabile di un'altra annata negativa. Nesta non la vede così: "Sull’argomento mi sono espresso altre volte. Gli allenatori non hanno mai il 100% delle colpe. È stato un anno negativo che può essere raddrizzato solo dalla conquista della Coppa Italia. Io, però, non caccerei il tecnico altrimenti devi ricominciare nuovamente tutto da capo. È evidente che ci sono anche altri problemi. Ma parliamo dell’Inter..." Gli ex cugini, per esempio, sembrano avere le idee più chiare: "Loro hanno un progetto. Hanno comprato tanti giocatori e speso molto, anche se i risultati non sono arrivati. Mancini l’ho avuto come compagno di squadra e brevemente come tecnico: è bravo. Quando prendi 10 elementi, ci sta che un anno ne azzecchi almeno sette e un altro appena quattro."
C'è stata eccome anche la Lazio nella carriera di Nesta. Anche i biancocelesti hanno appena cambiato allenatore: "La Lazio ha avuto una stagione difficile e ora hanno pure licenziato Pioli. Perché in Italia quando le cose vanno male, come dicevo, paga sempre l’allenatore. Presidente e calciatori non vanno mai via..." La Nazionale è alla ricerca di un nuovo CT per il post Conte, ma Nesta si toglie da un'eventuale candidatura: "n questo momento non c'è un nome ad effetto: a ognuno di quelli che ho letto manca qualcosa. Personalmente io preferisco stare sul campo e poi ho intrapreso un percorso diverso: vivere all’estero imparando un mestiere nuovo. La panchina con Miami è come andare a scuola. Qui puoi fare errori, hai tempo, puoi costruire la tua filosofia di gioco. Mica come in Italia, dove anche in categorie minori se sbagli ti mandano via."