Nicola Rizzoli, premiato oggi a Bologna dalla Fondazione "Dopo di noi onlus" di cui è testimonial nella campagna del 5x100, è tornato a parlare del contestato episodio di Torino-Juventus, partita vinta dai bianconeri 4-1 il 20 marzo scorso, ovvero della presunta testata di Bonucci nel derby. L'arbitro bolognese ha precisato: "Bonucci non mi ha dato nessuna testata-  intervenuto ai microfoni di Repubblica.it-  Sono stato io a spingerlo, per allontanarlo dal giudice di linea. Il giocatore ha semplicemente esagerato nelle proteste. Non c'è stata testa contro testa, le immagini non danno il senso vero di quel che è successo. Ci fosse stata la testata, non mi sarei limitato al cartellino giallo".

Bonucci-Rizzoli, Quotidiano.net
Bonucci-Rizzoli, Quotidiano.net

Un episodio tuttora al centro della cronaca, viste le 4 giornate di squalifica inferte a Gonzalo Higuain per la reazione dopo il rosso in Udinese-Napoli. Casi simili? Per Rizzoli non è così: "Non entro nel merito dell'episodio e faccio un discorso più ampio sui gesti violenti di molti giocatori. Ho visto un video di violenza inaudita di un calciatore di seconda categoria che, appena espulso, ha rifilato un calcione all'arbitro. Chi gioca in A deve sempre tenere conto che costituisce un esempio per chi sta alla base della piramide".  

In chiusura l'arbitro di Bologna ha detto la sua sul rapporto fra giocatori e direttori di gara, invitando tutti a moderare i toni: "C'è troppa esasperazione e scarsa conoscenza delle regole da parte di tutte le componenti del mondo del pallone, noi come arbitri dobbiamo avere l'umiltà di fare il mea culpa quando sbagliamo per migliorare la cultura calcistica. Gli altri (giocatori, dirigenti, allenatori e giornalisti) dovrebbero fare lo stesso".